Un traguardo che rappresenta l’esito di un lungo cammino.
“Un percorso che ci ha portato ad unire le forze come professionisti della salute per garantire le migliori cure e assistenza ai nostri pazienti”. Così Pietro Giurdanella, con orgoglio ed altrettanta commozione attende la conclusione dell’iter da cui avrà prestissimo origine la figura del Direttore Assistenziale.
Un ruolo non solo strategico, ma sostanziale per il rinnovamento di una sanità che oggi più che mai deve dimostrarsi capace di saper applicare la lezione appresa durante il periodi più bui della pandemia: non più una sanità atta semplicemente a prendersi cura del paziente acuto in ospedale, ma una sanità capace di prevenire, integrare, inter-operare per i pazienti cronici, i fragili, i vulnerabili, in primis. Una sanità capace di risorgere facendo della medicina d’iniziativa il suo modus operandi quotidiano.
Oggi, Alberto Talamo (Presidente Comitato Unitario degli ordini Professionali ER), Vincenzo Manigrasso (Presidente Ordine Professioni Sanitarie TSRM e PSTRP di Bologna) e il Presidente dell’Ordine delle Professioni infermieristiche di Bologna e del coordinamento regionale, Pietro Giurdanella, hanno portato all’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna il loro contributo a favore della modifica della LR 29/2004 presentata dall’Assessore alla Sanità Raffaele Donini per dar vita alla nuova figura del Direttore Assistenziale (approfondimento al link).
“Oggi dunque si può iniziare a parlare di una rivoluzione nel mondo della sanità. Questa nuova figura infatti è fondamentale per rinnovare e integrare la Direzione Strategica Aziendale con una figura che possa garantire la gestione delle risorse professionali di competenza, secondo i principi dell’autonomia, della responsabilità e della integrazione multiprofessionale”. Così, Alberto Talamo, Vincenzo Manigrasso, e Pietro Giurdanella al termine dell’incontro in Regione.
Un obiettivo per cui si sono spesi tanto in questi anni gli infermieri: ciascuno nel proprio ambito, ciascuno nel proprio mondo. Un traguardo per tutta la sanità. Un riconoscimento per la professionalità di ciascun infermiere.