“Parole semplici e sincere di chi il virus lo ha visto e lo vede quotidianamente in azione, nella sua forma più crudele #iosonoqui per dire un grande GRAZIE ERIKA”
E’ uno delle centinaia di commenti di solidarietà che colleghi, pazienti e cittadini hanno scritto dal proprio profilo Facebook per prendere le difese di Erika Pozzato, infermiera della Medicina d’Urgenza dell’ospedale Maggiore che aveva dichiarato la propria felicità nell’aver ricevuto la prima dose di vaccino. Un’ondata di commenti accompagnati dall’hashtag #iosonoqui per contrastare l’attacco dei novax che, attraverso un bot, continuavano a diffondere fakenews.
Poche ore dopo la pubblicazione sulla pagina dell’@Ordine degli infermieri di Bologna il post è stato attaccato da un gruppo di novax che hanno inserito tra i commenti un bot capace di generare in automatico, a partire da profili fake, commenti con link a fakenews.
Nulla sembrava riuscire ad arrestare quei commenti contraddistinti dal segno W che compariva nella maggior parte dei profili fake.
L’Ordine degli infermieri di Bologna ha subito segnalato a Facebook i commenti e si è rivolta alla Polizia Postale. Tuttavia la vera forza in grado di arrestare i novax è stata l’ondata di commenti a sostegno del vaccino arrivati dalla comunità di professionisti sanitari, pazienti e cittadini accompagnati dall’hashtag #iosoqui GRAZIE ERIKA
“Non saranno gli attacchi dei novax a fermare la nostra campagna di comunicazione per promuovere il vaccino anticovid. Siamo con e per la scienza! Pe tutti noi infermieri che abbiamo combattuto e continuiamo ogni giorno a combattere contro il covid, il vaccino è l’alba di un nuovo inizio per uscire dalla pandemia” sottolinea Pietro Giurdanella, presidente dell’Ordine degli infermieri di Bologna
Il movimento #iosonoqui #iamhere sceso in campo per difendere Erika Pozzato ha un carattere internazionale, è presente in 14 paesi del mondo e conta oltre 150 mila attivisti digitali che ogni giorno da cinque anni (e da due anni in Italia) sono impegnati in azioni digitali contro l’hate speech e le fake news.
Leggi l’articolo del Resto del Carlino: http://bit.ly/La_Gratitudine_di_Erika_alla_comunità