Fumare in gravidanza aumenta il rischio di fratture per il bebè nel primo anno di vita. Lo suggerisce uno studio che ha coinvolto oltre un milione e 600 mila nati da donne fumatrici (377.367) e non (1.302.940), pubblicato sul British Medical Journal. Il lavoro è stato condotto presso l’università di Örebro in Svezia. La salute delle ossa dei nati è stata monitorata per un tempo medio di 21 anni e sono state registrate complessivamente 377.970 fratture per l’intero campione.
È emerso che se la gestante ha fumato in gravidanza, il rischio del bebè di andare incontro a una frattura nei primi 12 mesi di vita è del 20% in più (se la gestante fumava da 1 a 9 sigarette al dì), del 41% in più se lei fumava 10 o più sigarette al dì. Non è stata riscontrata, invece, un’associazione evidente tra fumo materno in gravidanza e rischio fratture durante il resto dell’infanzia e nella prima età adulta.
Pur trattandosi di uno studio puramente osservazionale, concludono gli autori, è un altro segnale che fumare in gravidanza potrebbe avere ripercussioni sulla salute del bebè.
Fonte: La Stampa.it