(ANSA) – BOLOGNA, 26 APR – Una spilla da mettere sul camice, con il nome e il disegno, per dare un volto al personale sanitario nascosto dalle protezioni individuali. E’ l’iniziativa dei reparti dialisi del Policlinico di Sant’Orsola: spille avatar per vedere “oltre” la mascherina.
Tute, guanti e mascherine antiCovid, infatti, impediscono spesso il riconoscimento immediato del personale, soprattutto in un reparto in cui i pazienti sono cronici e conoscono bene medici e infermieri.
La spilla, oltre al nome, riporta un disegno, un avatar appunto, che lo rappresenta: capelli castani, o neri, lisci o ricci. Occhi azzurri o marroni e così via.
Gli avatar sono stati creati e donati da Laura Zavagli, un’artigiana di Calderara di Reno che ha avuto l’idea e l’ha portata avanti assieme a Pietro Giurdanella coordinatore infermieristico delle dialisi e presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Bologna.
“Il progetto funziona – racconta Francesca Presentati, un’infermiera del reparto che ha seguito il progetto – oltre all’impatto positivo sui pazienti, aiuta anche noi: quando siamo tutti bardati fatichiamo a riconoscerci”.
L’Opi Bologna valuterà nei prossimi giorni, insieme alle Aziende sanitarie, la possibilità di estendere il progetto al personale infermieristico che operano all’interno dei reparti Covid e nelle pediatrie.
Foto Paolo Righi
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