(ANSA) La salute si studierà anche a scuola, non come una nuova materia, ma come un filo rosso che accompagna tutta la formazione dell’alunno, dall’asilo alle superiori: è uno dei punti previsti nel protocollo d’intesa siglato dal ministro della Salute Giulia Grillo e dal ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti.
Tra le novità, il documento “Indirizzi di policy integrate per la Scuola che Promuove Salute”, predisposto dai due ministeri e da poco approvato dalla Conferenza Stato-Regioni. Scuola e salute, infatti, sono strettamente collegate. “Ragazzi e ragazze in buona salute – si legge – imparano meglio. Allo stesso tempo, se sono inseriti in un processo di apprendimento positivo hanno migliori opportunità di salute”.
L’obiettivo è quello di favorire l’inserimento della promozione della salute, fisica e psicologica, nei curricula delle scuole di ogni ordine e grado, “come un percorso di educazione trasversale a tutte le discipline, superando le barriere tra le discipline stesse”.
Tra i temi che saranno affrontati, l’educazione alla sessualità ma anche prevenzione delle malattie attraverso corretti stili di vita. Non è questo peró l’unico punto del protocollo siglato oggi, che rinnova i contenuti di quello già siglato tre anni fa e che affronta diverse tematiche: come la salute mentale e utilizzo dei farmaci a scuola, le dipendenze tra i giovani, le vaccinazioni e l’inclusione dei ragazzi con sindrome dello spettro autistico.
Il recepimento del documento da parte delle Regioni contribuirà a migliorare la collaborazione tra operatori della salute e della scuola e a favorire l’implementazione delle azioni attivate nel setting scolastico, nell’ambito dei Piani regionali della prevenzione in corso. Costituirà, inoltre, un valido strumento per la progettazione di interventi efficaci per la promozione della salute nell’ambito del Piano nazionale della prevenzione 2020-2025, di cui è stata recentemente avviata la fase elaborazione.