In occasione della Festa della donna che si celebra l’8 marzo, tutte le donne potranno usufruire di servizi ginecologici gratuiti in duecento ospedali che sul territorio italiano aderiscono all’iniziativa promossa da Onda Osservatorio Nazionale sulla salute della donna, un (H)Open day dedicato alla ginecologia. Infatti, gli ospedali della rete «Bollini Rosa» aderenti all’iniziativa offriranno gratuitamente alla popolazione femminile servizi clinico-diagnostici e informativi come consulenze e colloqui, esami strumentali, conferenze, info point e distribuzione di materiali divulgativi.
«La Festa della donna ci è sembrata l’occasione migliore per offrire alle donne la possibilità di usufruire di servizi gratuiti in ginecologia», spiega Francesca Merzagora, Presidente di Onda. «Il focus sui fibromi uterini ci permette di fare il punto su una patologia benigna, ma molto diffusa che può avere effetti altamente invalidanti per chi ne soffre».
Infatti, in occasione dell’(H)Open day sarà distribuita anche una pubblicazione dedicata ai fibromi uterini, una breve guida per informarsi e capire cosa fare, già scaricabile gratuitamente dal sito di Onda.
I FIBROMI UTERINI
Spesso diagnosticati nel corso di controlli di routine e asintomatici in circa la metà dei casi, i fibromi uterini sono tra le patologie ginecologiche benigne più diffuse che colpiscono circa 3 milioni di donne nel nostro Paese. Sono neoformazioni solide benigne del tessuto muscolare uterino, di spessore molto variabile e rappresentano la neoplasia benigna femminile più frequente.
Secondo le stime, infatti, una donna su tre, dopo i 35 anni, sia portatrice di almeno un fibroma, ma le cause del loro sviluppo non ancora del tutto chiare, per quanto un ruolo importante venga attribuito alla predisposizione genetica.
«La terapia medica dei fibromi uterini è finalmente una realtà per tutte quelle donne per cui è importante evitare la chirurgia o ridurla al massimo in preparazione di una gravidanza, ma anche per affrontare gli anni della premenopausa in modo più sereno, senza le angosce delle emorragie, dei dolori e delle irregolarità mestruali e con un netto miglioramento della qualità della vita», spiega la professoressa Rossella Nappi, della Sezione di Clinica Ostetrica e Ginecologica, IRCCS Policlinico S. Matteo, Università degli Studi di Pavia.
«Senza dimenticare che dati molto recenti suggeriscono che rimuovere l’utero prima della menopausa per una patologia benigna come il fibroma uterino, anche conservando le ovaie, aumenta il rischio cardiovascolare e metabolico, soprattutto se questo avviene in età troppo precoce».
DOVE CONSULTARE I SERVIZI
L’(H)Open day è promosso da Onda col patrocinio della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) ed è reso possibile anche grazie al contributo incondizionato di Gedeon Richter. I servizi offerti dagli ospedali sono consultabili sul sito www.bollinirosa.it dove è possibile visualizzare l’elenco dei centri aderenti con indicazioni su orari e modalità di prenotazione.
Fonte La Stampa