Orti urbani all’interno delle tre Aziende Sanitarie bolognesi, Azienda Usl di Bologna, Policlinico di S.Orsola, Istituto Ortopedico Rizzoli. E’ il cuore del progetto Seminare Coesione promosso dall’Associazione di Volontariato Andromeda e dagli studenti dell’Istituto Agrario Serpieri.
Oggi, mercoledì 12 settembre, è stato inaugurato l’orto dell’Ospedale Maggiore, in prossimità della Palazzina Servizi, Via dell’Ospedale ingresso Edificio C.
Hanno partecipato all’inaugurazione Alessandro Alberani, Presidente ACER Bologna, Giuliano Barigazzi, Assessore alla Sanità e Welfare del Comune di Bologna, Lorenzo Cipriani, Presidente Quartiere Porto – Saragozza, Chiara Gibertoni, Direttore Generale Azienda Usl di Bologna, Antonella Messori, Direttore Generale Policlinico di S.Orsola, Enrico Paolo Raia, Presidente Andromeda, Daniele Ruscigno, Sindaco di Valsamoggia e Consigliere delegato alla Scuola della Città metropolitana di Bologna.
L’orto, 12 metri quadrati distribuiti in 10 contenitori in legno appositamente trattati per la coltivazione, ospiterà piante aromatiche e varietà vegetali stagionali. Tre panchine, una fontana ed un percorso pedonale dedicato, accessibile anche ai disabili, completano la nuova installazione verde, uno spazio rilassante e di socializzazione a disposizione di cittadini e operatori dell’Ospedale.
L’orto del Maggiore è il secondo step del progetto Seminare Coesione. Il primo, infatti, è stato avviato qualche settimana fa presso il Policlinico di S.Orsola. Basilico rosso e prezzemolo, pomodori, zucchine, melanzane ma anche cetriolo cinese, erba cedrina e peperone quadrato insieme ad erbe aromatiche e piante anche insolite, compongono l’orto: 6 contenitori in legno trattati per resistere all’umidità, nel prato tra il padiglione 4 di Ginecologia e Ostetricia e il viale centrale del Policlinico. L’allestimento e la manutenzione sono a cura dall’associazione Andromeda con il supporto tecnico degli studenti dell’Istituto Serpieri, mentre i giardinieri del Sant’Orsola hanno esteso all’orto l’impianto di irrigazione automatica presente sul prato.
All’Istituto Ortopedico Rizzoli è partito la scorsa primavera il progetto “I profumi del Chiostro” ideato in collaborazione con la Scuola Ospedaliera (Istituto Comprensivo 19): i piccoli pazienti e le loro famiglie vengono coinvolti nell’osservazione delle principali fasi di crescita delle piante e nell’esperienza diretta di travaso e innaffiatura nel Chiostro dell’antico convento di San Michele in Bosco, sede storica del Rizzoli. Con le sue piante sempreverdi, aromatiche, da frutto, e i significati simbolici dei suoi elementi architettonici, il pozzo, i canali, i viali, il Chiostro medievale offre una cornice eccellente per sperimentare il valore terapeutico e culturale degli spazi verdi per il benessere dei pazienti ricoverati e del personale che insieme alle insegnanti collabora al progetto, sinora sostenuto da Rekeep, Agriverde, Biotecnica, Laboratorio Ortopedico Monzali, e da oggi in rete con gli altri ospedali bolognesi in Seminare Coesione.
Seminare Coesione ha l’obiettivo di realizzare spazi culturali e laboratori di solidarietà civica all’interno delle aree verdi ospedaliere, un modo diverso per vivere e frequentare gli ospedali. Il progetto promuove, inoltre, una sempre maggiore attenzione all’ambiente e al contesto sociale in cui ognuno può portare il proprio contributo per il benessere della comunità.
La realizzazione degli orti urbani negli spazi verdi ospedalieri è la prima azione. Successivamente il progetto prevede la realizzazione di:
- percorsi di sensibilizzazione rivolti agli studenti e ai cittadini sulla cultura ambientale e sulla sana e corretta alimentazione, a cura dell’Arma dei Carabinieri – Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dell’Emilia Romagna
- un laboratorio sociale alimentare, uno spazio culturale dedicato alla alimentazione consapevole per valorizzare le diverse culture culinarie regionali, una nuova occasione di scambio di culture e di reciproca conoscenza per una comunità sempre più solidale
- un convegno per restituire ai cittadini e alle istituzioni i risultati di tutte le azioni realizzate.
Fonte AUSL Bologna