I bambini e gli adolescenti che trascorrono molto tempo scalzi sviluppano abilità motorie differenti dai coetanei abituati a indossare le calzature. In particolare, i primi mostrano un senso dell’equilibrio più sviluppato e una migliore capacità di salto, evidenti soprattutto nel periodo dell’infanzia e della prima adolescenza.
STUDIO IN GERMANIA E SUDAFRICA
L’utilizzo delle calzature nei bambini è da tempo al centro di un aspro dibattito in pediatria, tuttavia nessuna conclusione definitiva è emersa dai pochi studi che hanno tentato di analizzare la biomeccanica del movimento nei bambini avvezzi o meno all’uso delle calzature.
Per fornire le prime risposte a questo quesito, che interessa milioni di genitori e ragazzi nel mondo, un team di ricercatori dell’Università tedesca di Jena ha preso in esame un campione di 810 bambini e adolescenti appartenenti a 22 scuole primarie e secondarie di diverse aree urbane a nord della Germania e di aree rurali del Sudafrica. I due gruppi sono stati accuratamente selezionati in virtù del fatto che i bambini tedeschi di città sono più avvezzi a indossare le scarpe, mentre quelli sudafricani provenienti dalle aree rurali tendono a trascorrere scalzi la maggior parte del loro tempo.
I TRE TEST PER CAPIRE L’IMPOSTAZIONE MOTORIA PIU’ CORRETTA
Per valutare le abilità motorie dei bambini, i ricercatori li hanno sottoposti a tre test: equilibrio, salto in lungo da fermi e corsa veloce sui 20 metri. Dai risultati è emerso che i bambini sudafricani avevano performance migliori nell’equilibrio e nel salto in lungo in qualsiasi fascia di età (dai 6 ai 18 anni), con risultati particolarmente più evidenti tra i 6 e i 10 anni.
Inoltre i ragazzi sudafricani mostravano abilità superiori se effettuavano lo stesso test da scalzi piuttosto che con le scarpe. «Le nostre conclusioni sostengono l’ipotesi che lo sviluppo delle capacità motorie di base durante l’infanzia e l’adolescenza, almeno in parte, dipendano dalle regolari attività a piedi nudi» ha commentato Ranel Venter, responsabile del team di ricerca sudafricano dell’Università di Stellenbosch.
LE DIFFERENZE DI SPRINT NELLA CORSA VELOCE
Risultati inversi sono tuttavia emersi per quanto riguarda la corsa veloce sui 20 metri: in questo caso i bambini tedeschi più avvezzi all’uso delle calzature hanno mostrato prestazioni superiori ai sudafricani, specialmente nella fascia di età compresa tra i 11 e i 14 anni.
Indossare le scarpe sembrava inoltre favorire performance migliori nell’intero campione di bambini. Secondo i ricercatori, tuttavia, alcuni fattori chiave potrebbero aver condizionato questi risultati, come il fatto che i bambini tedeschi correvano in ambiente chiuso indossando sneakers o scarpe da ginnastica, mentre i bambini sudafricani gareggiavano all’aperto su terreni accidentati e indossando scarpe comuni.
Secondo il team di ricerca, quindi, ulteriori studi sarebbero necessari per fare chiarezza sulle capacità di correre veloce dei bambini, mentre ben più evidenti apparirebbero i benefici del camminare scalzi sullo sviluppo motorio, specialmente nel periodo dell’infanzia.
«I programmi di educazione fisica, di allenamento e di sport che mirano a migliorare le abilità motorie di base potrebbero trarre vantaggio dal fatto di includere attività a piedi nudi. E anche i genitori stessi potrebbero incoraggiare i propri bambini a trascorrere del tempo scalzi nelle loro case» ha sottolineato Astrid Zech, prima autrice della ricerca.
Fonte La Stampa