La coagulazione del sangue è il meccanismo fondamentale che permette di bloccare il sanguinamento ogni volta che ci si procura un taglio, una ferita, si subisce un’operazione chirurgica, evitando un’emorragia e favorendo la guarigione della ferita.
Il sangue può coagulare anche dentro le arterie e le vene e in questo caso si forma un trombo, ovvero un grumo, che può impedire completamente o parzialmente la normale circolazione del sangue. È un evento patologico, potenzialmente molto grave perché se il trombo ostruisce un’arteria coronarica ovvero una di quelle che nutrono il muscolo cardiaco, si rischia l’infarto; se il trombo si localizza a livello della carotide può bloccare o ridurre il normale afflusso di sangue al cervello e si rischia l’ischemia cerebrale o l’ictus.
Se il trombo si forma nel cuore e si frammenta in emboli (formazioni cioè che in ogni caso occludono le arterie) che arrivano alle arterie delle gambe e le chiudono provocando ischemia , si può arrivare all’estrema conseguenza dell’amputazione della gamba, una sequela nient’affatto rara nei pazienti diabetici.
Se il trombo si forma in una vena delle gambe e libera emboli, si può rischiare l’embolia polmonare e l’infarto del polmone.
TROMBOSI: UN MECCANISMO ALLA BASE DI GRAVISSIME MALATTIE
La giornata nazionale per la lotta alla trombosi è stata ideata da ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari – Onlus, nel 2012 e si rinnova di anno in anno, con l’intento di comunicare che è proprio la trombosi il meccanismo alla base di gravi malattie cardiovascolari come l’embolia polmonare, l’infarto del miocardio, l’ictus o l’ischemia.
COLPISCE IL DOPPIO DEI TUMORI MA SI PUÒ EVITARE IN UN CASO SU TRE
«Fare prevenzione della trombosi, dunque, significa evitare in maniera molto efficace la comparsa di disturbi gravi e invalidanti e non di rado mortali – precisa la dott.ssa Rota Lidia Vender Presidente ALT – Tutti dovrebbero sapere che la formazione di un trombo è favorita da una serie di fattori che agiscono come complici fra loro: la pressione arteriosa non controllata, il fumo di sigaretta, un’alimentazione sregolata, la pigrizia, il colesterolo troppo alto per troppo tempo, le malattie infiammatorie e la predisposizione famigliare che , insieme, rendono il sangue più incline a coagulare nelle vene e nelle arterie, e contribuiscono alla comparsa di aterosclerosi ».
TERAPIA ANTICOAGULANTE
I farmaci anticoagulanti devono rendere il sangue più fluido del normale perché non formi trombi, ma non troppo fluido per evitare emorragie. Esistono due grandi categorie di farmaci contro la trombosi: gli antiaggreganti, usati per prevenire e curare l’infarto del miocardio e l’ictus cerebrale, che impediscono alle piastrine di aderire fra di loro e dare avvio alla trombosi; gli anticoagulanti, invece, non agiscono sulle piastrine, ma bloccano parzialmente i fattori pro coagulanti normalmente prodotti dal fegato.
A tal proposito chiarisce ancora la dott.ssa Rota: «Antiaggreganti e anticoagulanti sono farmaci salva vita e devono essere non solo prescritti dal medico, ma assunti dal paziente con molta disciplina. Gli anticoagulanti tradizionali, chiamati dicumarolici, richiedono un prelievo di sangue periodico che permette di adeguare la dose, sono indispensabili in pazienti con trombosi venosa ed embolia polmonare e in pazienti che soffrono di fibrillazione atriale o di malattia delle valvole del cuore: oggi sono disponibili nuovi farmaci anticoagulanti che si prendono per bocca e non richiedono prelievi per aggiustare la dose, ma solo per il controllo periodico della salute del rene e del fegato, possono essere prescritti per prevenire la trombosi venosa e l’embolia polmonare in pazienti sottoposti a chirurgia ortopedica per protesi di anca o di ginocchio o per curare la trombosi e l’embolia polmonare in chi ne viene colpito ».
L’IMPORTANZA DI UN CORRETTO STILE DI VITA
Lo slogan che contraddistingue la Giornata per la Lotta alla Trombosi per questo 2017 è «salta come ti pare, ma salta», partecipare è semplice: basta pubblicare su Facebook o Instagram una foto dei salti più divertenti, interessanti, buffi, allegri, che si sono fatti taggando ALT- Associazione per la Lotta alla Trombosi e aggiungendo gli hashtag #ALTonlus #saltodiqualità, invitando i propri amici a fare altrettanto.
Una campagna per sottolineare come la prevenzione si fa soprattutto facendo un salto di qualità nello stile di vita ovvero svolgendo regolarmente attività fisica e sfruttando ogni occasione per muoversi, dal fare regolarmente le scale a piedi, a evitare l’ascensore, la macchina quando possibile, persino alzandosi per cambiare di canale anziché usare il telecomando. Fondamentale è l’attenzione per l’alimentazione che dev’essere varia ed equilibrata e prevedere, nella giusta misura, carboidrati, grassi e proteine. È importante evitare l’abuso di alcol, di fumo di sigarette, uso di droghe e tenere sempre sotto controllo tutti i fattori di rischio come il colesterolo alto, il diabete, l’ipertensione o il sovrappeso.
Fonte La Stampa.it