Il documento e’ stato proposto al Parlamento europeo (DIRE – Notiziario settimanale Sanita’)
Roma, 22 feb. – Si stima che nei prossimi decenni la popolazione urbana rappresentera’ il 70% della popolazione globale. In Italia il 37% della popolazione risiede nelle 14 Citta’ Metropolitane e il tema della salute sta diventando una priorita’ di azione amministrativa da parte dei sindaci.
Parte da questa considerazione il manifesto ‘La salute nelle citta’: bene comune’ realizzato dalla delegazione italiana del Comitato europeo delle Regioni e illustrato a Roma (presso la sede dell’Anci) da alcuni dei membri del comitato promotore e dagli esperti dell’Health city think tank, lo spazio di studio e approfondimento promosso dall’Health City Institute per affrontare i temi relativi alla salute nelle citta’.
Tra questi, il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin; il presidente della delegazione italiana del Comitato delle Regioni, presidente del Consiglio nazionale dell’Anci e sindaco di Catania, Enzo Bianco; il membro del Comitato delle Regioni, vicepresidente Anci e sindaco di Valdengo, Roberto Pella; il segretario generale di Federsanita’, Anci Lucio D’Ubaldo. Il documento, costituito da 10 punti, e’ stato proposto al Parlamento europeo e discusso nella riunione della Commissione Risorse Naturali. Tra i suoi obiettivi quello di delineare i punti chiave e le azioni da mettere in campo nelle citta’ per migliorare gli stili di vita e lo stato di salute dei cittadini, anche per facilitare la realizzazione di quelle che l’Organizzazione mondiale della Sanita’ ha chiamato ‘health cities’, cioe’ citta’ consapevoli dell’importanza della salute come bene collettivo e che quindi mettano in atto politiche mirate e chiare per tutelarla e migliorarla. “Questo nuovo concetto di salute, dunque- hanno fatto sapere gli esperti- non si riferisce meramente alla sopravvivenza fisica o all’assenza di malattia, ma si amplia comprendendo gli aspetti psicologici, le condizioni naturali, ambientali, climatiche e abitative, la vita lavorativa, economica, sociale e culturale.
Nel considerare cio`, quindi, non e` piu` possibile trascurare il ruolo delle citta` come promotrici di salute”.
Ecco, in sintesi, i 10 punti del manifesto:
- 1) Ogni cittadino ha diritto ad una vita sana ed integrata nel proprio contesto urbano. Bisogna rendere la salute dei cittadini il fulcro di tutte le politiche urbane;
- 2) Assicurare un alto livello di alfabetizzazione e di accessibilità all’informazione sanitaria per tutti i cittadini, aumentando il grado di autoconsapevolezza;
- 3) Inserire l’educazione sanitaria in tutti i programmi scolastici, con particolare riferimento ai rischi per la salute nel contesto urbano;
- 4) Incoraggiare stili di vita sani nei luoghi di lavoro, nelle grandi comunita` e nelle famiglie;
- 5) Promuovere una cultura alimentare appropriata attraverso programmi dietetici mirati, prevenendo l’obesita`;
- 6) Ampliare e migliorare l’accesso alle pratiche sportive e motorie per tutti i cittadini, favorendo lo sviluppo psicofisico dei giovani e l’invecchiamento attivo;
- 7) Sviluppare politiche locali di trasporto urbano orientate alla sostenibilita` ambientale e alla creazione di una vita salutare;
- 8) Creare iniziative locali per promuovere l’adesione dei cittadini ai programmi di prevenzione primaria, con particolare riferimento alle malattie croniche, trasmissibili e non trasmissibili;
- 9) Considerare la salute delle fasce piu` deboli e a rischio quale priorita` per l’inclusione sociale nel contesto urbano;
- 10) Studiare e monitorare a livello urbano i determinanti della salute dei cittadini, attraverso una forte alleanza tra Comuni, Universita’, aziende sanitarie, centri di ricerca, industria e professionisti.
(Red/ Dire)