“Oggi e’ una grande giornata per il Servizio sanitario nazionale. L’approvazione definitiva del Disegno di Legge sulla Responsabilita’ professionale sanitaria oggi alla Camera dei deputati rappresenta certamente un altro grande passo in avanti per il nostro sistema sanitario”. È quanto dichiara il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin dopo l’approvazione dell’Aula di Montecitorio del Disegno di legge. “Dopo il Patto per la Salute – prosegue il Ministro -, i nuovi Lea, il Piano nazionale vaccini, il Ddl di riforma degli ordini professionali che e’ in dirittura d’arrivo, l’approvazione della legge sulla Responsabilita’ professionale rappresenta un ulteriore tassello di una grande stagione riformista per il servizio sanitario nazionale”.
“Il provvedimento, frutto di un lungo lavoro durato piu’ di tre anni – sottolinea il Ministro Lorenzin – garantisce da un lato il diritto del cittadino ad essere risarcito in caso di errore medico e al contempo garantisce al medico di poter lavorare in serenita’ e quindi di non temere nel compiere interventi che possono salvare la vita delle persone, che questi possano essere trasformati in occasioni di denuncia. Contrastare la piaga della medicina difensiva e’ sempre stato un tema sul quale il Ministero della Salute ha prestato grande attenzione e oggi finalmente diamo risposte concrete a cittadini e professionisti”. “Permettetemi infine – precisa Lorenzin – di ringraziare i parlamentari, i relatori di Camera e Senato, nonche’ le commissioni per il lavoro svolto, senza dimenticare l’indispensabile ruolo ricoperto della commissione ministeriale Alpa la cui relazione ha dato sicuramente un impulso positivo alla prosecuzione dei lavori parlamentari”. “Dopo quest’importante risultato, auspico – conclude il Ministro – che anche il Disegno di legge di iniziativa governativa in materia, tra l’altro, di riordino degli Ordini professionali, che porta il mio nome, possa essere approvato quanto prima dalla Camera dei Deputati cosi’ da completare tutta l’opera di riorganizzazione delle professioni sanitarie”. (Com/Rai/ Dire)