Specie in estate, nove italiani su 10 almeno una volta nella vita vengono punti da un’ape, una vespa o un calabrone, mentre fino a 8 su 100 possono sviluppare una vera e propria reazione allergica. Gli apicoltori sono i più colpiti alle punture degli imenotteri, i più a rischio gli anziani, i meno esposti al rischio di reazioni gravi i bambini.
Ritorna rinnovata la campagna d’informazione “Punto nel Vivo”, patrocinata da FederAsma e Allergie Onlus – Federazione Italiana Pazienti (www.federasmaeallergie.org) e realizzata con il contributo di ALK-Abellò (www.alk-abello.it). L’iniziativa, ha l’obiettivo di far conoscere agli italiani l’esistenza, le caratteristiche e le terapie delle reazioni allergiche da punture di imenotteri. Gli imenotteri, sono una famiglia numerosa che comprende oltre 100.000 specie d’insetti, tra i quali, i più noti e comuni sono le api, le vespe e i calabroni. Maria Beatrice Bilò, coordinatrice di Punto nel Vivo e specialista in allergologia degli Ospedali Riuniti di Ancona dichiara che nove italiani su dieci sono stati punti da un imenottero almeno una volta nella vita, ma si stima che fino a 8 persone su 1001 possano sviluppare una reazione allergica senza essere a conoscenza delle conseguenze, che vanno da una reazione locale importante, in casi più rari allo shock anafilattico, fino all’evento eccezionale del decesso (circa 10 casi all’anno accertati in Italia). FONTE ANSA