L’osteoporosi è anche un problema maschile, non solo femminile. Circa il 20% di tutte le fratture di femore si verifica nel sesso maschile e l’incidenza di quelle vertebrali rappresenta la metà rispetto a quella riportata nelle donne.
In Italia si ritiene che ne siano affetti circa 3,5 milioni di donne ed 1 milione di uomini e, poiché nei prossimi 20 anni la percentuale della popolazione italiana al di sopra dei 65 anni d’età aumenterà del 25%, si attende un proporzionale incremento dell’incidenza della malattia.
Secondo i dati OsMed, Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali, sono stati tenuti in conto da otto società scientifiche – Sie, Sigg, Simfer, Simg, Simi, Siommms, Sir e Siot – hanno creato le nuove Linee Guida sulla gestione della malattia e delle fratture da fragilità. Gli studiosi hanno valutato che l’80 per cento delle persone che hanno avuto una frattura non ha una diagnosi corretta, non viene curato adeguatamente ed è a rischio di nuove fratture.
Il costo per il trattamento delle fratture sia femminile che maschile da osteoporosi supera i 7 miliardi di euro all’anno, di cui ‘soltanto’ 360 mila per la prevenzione farmacologica secondaria.
Di Carlotta Pasquali
FONTE ANSA