L’ondata di calore che sta interessando in questi giorni Bologna, i Comuni limitrofi e da oggi anche tutta l’area della pianura, la prima di questa estate 2017, ha influito in parte sull’aumento degli accessi in Pronto Soccorso e dei ricoveri all’Ospedale Maggiore di ultra settantacinquenni, rispettivamente del 9% e del 12% rispetto allo stesso periodo del 2016. Gli effetti delle ondate di calore saranno più evidenti e visibili nel loro impatto a circa 10 giorni di distanza.
Secondo Andrea Longanesi, Direttore sanitario dell’Ospedale Maggiore “Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza “sono già in grado di rispondere all’incremento di accesso di pazienti con situazioni cliniche conseguenti all’esposizione al calore, come disidratazione, colpi di calore, febbre. In questi casi, infatti, è opportuno che ai primi sintomi di astenia, sonnolenza, difficoltà all’assunzione di liquidi, i pazienti accedano al pronto soccorso”.
Il Centro Sorveglianza Ondate di Calore del Dipartimento di Sanità Pubblica coordina il piano anticalore dell’Azienda Usl di Bologna, un servizio di sorveglianza sanitaria attiva orientato, in particolare, alla protezione dei bambini molto piccoli, delle donne in gravidanza, degli anziani con patologie croniche (ad esempio i diabetici che devono assumere insulina o le persone con scompenso cardiaco), di chi ha difficoltà ad orientarsi nel tempo e nello spazio, delle persone non autosufficienti, in condizioni socio-economiche disagiate, di chi vive da solo e in appartamenti soggetti a surriscaldamento come i piani alti privi di condizionamento dell’aria, di quanti lavorano all’aperto o in ambienti nei quali c’è produzione di calore.
Il piano, attivo dal 2004, interessa tutta l’Area Metropolitana di Bologna, in accordo con la Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, e prevede l’allerta di tutti i servizi sanitari, pronto soccorso, ospedali, case di cura e di assistenza per gli anziani, medici e pediatri di famiglia, infermieri dell’assistenza domiciliare dell’area metropolitana.
Per gli anziani particolarmente fragili, inoltre, l’Azienda Usl di Bologna promuove, insieme alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, il progetto di sostegno e-Care, che prevede telefonate con frequenza settimanale, eventuali interventi di assistenza a domicilio, attività di socializzazione presso strutture ricreative.
Come affrontare le ondate di calore
“Anche se le ondate di calore non colpiscono tutte le persone allo stesso modo, alcune precauzioni possono mitigarne comunque gli effetti e proteggerci da eventuali conseguenze negative sulle salute”. Così Paolo Pandolfi, Direttore ff del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Usl di Bologna. “Ad esempio – prosegue Pandolfi – evitare di stare all’aperto nelle ore più calde della giornata e indossare abiti leggeri, preferibilmente di fibre naturali e di colore chiaro. Quando si sale su una automobile parcheggiata al sole, aprire subito tutti gli sportelli per arieggiare l’abitacolo e iniziare il viaggio con i finestrini aperti, utilizzando l’impianto di climatizzazione per abbassare rapidamente la temperatura interna. I climatizzatori, soprattutto quelli domestici, vanno regolati su temperature non più basse di 6/7 gradi rispetto a quella esterna, evitando di rivolgere il getto d’aria direttamente sul corpo. Quando fa caldo, infine – conclude Pandolfi – bisogna bere molto e spesso, anche quando non si ha sete, evitando alcol e caffeina, bibite gassate o contenenti zuccheri e, in generale, bevande ghiacciate o fredde. E a tavola cibi leggeri con alto contenuto di acqua, come frutta e verdura”.
Numeri utili
Per informazioni sui rischi per la salute e sui comportamenti da adottare in caso di ondata di calore è attivo il numero verde gratuito 800 562 110, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17, il sabato dalle 8.30 alle 13. Ci si può rivolgere anche al numero verde del Servizio Sanitario Regionale 800 033 033, gratuito e attivo tutti i giorni feriali, dalle ore 8,30 alle ore 17,30, il sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30