Salta al contenuto
L’infezione da Virus Zika

L’infezione da Virus Zika

L’infezione da Virus Zika
| domenica 2 Luglio 2017
Di James Gathany/CDC - This media comes from the Centers for Disease Control and Prevention's Public Health Image Library (PHIL), with identification number #4487.Note: Not all PHIL images are public domain; be sure to check copyright status and credit authors and content providers.English | Slovenščina | +/−, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1831559
Zanzara del genere Aedes, Foto di James Gathany/CDC – Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1831559

L’infezione umana da virus Zika (Zikv) è una malattia virale trasmessa dalla puntura di zanzare infette di alcune specie appartenenti al genere Aedes. Zika, infatti, è un Flavivirus, simile al virus della febbre gialla, della dengue, dell’encefalite giapponese e dell’encefalite del Nilo occidentale. Il vettore è rappresentato dalle zanzare del genere Aedes, che comprendono Aedes aegypti (vettore originario, nota anche come zanzara della febbre gialla) e Aedes albopictus (più conosciuta come zanzara tigre e diffusa anche in Italia). Queste zanzare sono responsabili anche della trasmissione della dengue, della chikungunya e della febbre gialla. L’ospite serbatoio (reservoir) non è noto, ma è ragionevole ipotizzare che si tratti una scimmia.

Modalità di trasmissione
La trasmissione all’uomo del virus Zika avviene generalmente tramite la puntura della zanzara vettore. Il soggetto punto da una zanzara portatrice e nuovamente punto da una zanzara non infetta, può dunque innescare una catena in grado di dare origine a un focolaio endemico. Il contagio interumano è possibile e può avvenire attraverso i liquidi biologici (via sessuale, trasfusioni, passaggio materno-fetale). Tuttavia, secondo quanto riportato nel “Rapid risk assessment: virus Zika disease epidemic” (pdf 898 kb), pubblicato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) il 23 maggio 2016, rimangono comunque alcune incertezze (come per esempio il trimestre a maggior rischio per lo sviluppo di microcefalia nelle donne incinte; la durata della viremia nel liquido seminale maschile; il ruolo dei maschi asintomatici nella trasmissione sessuale, il ruolo di differenti specie di zanzare come potenziali vettori competenti del virus Zika).

Sintomi
Si stima che nell’80% dei casi l’infezione sia asintomatica. I sintomi, quando presenti, sono simili a quelli di una sindrome simil influenzale autolimitante, della durata di circa 4-7 giorni, a volte accompagnata da rash maculo papulare, artralgia, mialgia, mal di testa e congiuntivite. Compaiono a distanza di 3-13 giorni dalla puntura della zanzara vettore. Raramente è necessario il ricovero in ospedale.
Al di là del sospetto clinico, la diagnosi di certezza si ottiene tramite la reazione a catena della polimerasi inversa (PCR) e l’isolamento del virus dal sangue del malato. La diagnosi sierologica è, purtroppo, complicata da possibili reazioni crociate con altri Flavivirus.

Nelle regioni colpite dall’infezione, è stato anche osservato un aumento dei casi di sindrome di Guillain-Barré, una poliradicolonevrite acuta (neuropatia, sindrome del sistema nervoso) sostenuta da meccanismi autoimmuni che si manifesta con paralisi progressiva agli arti (in genere prima le gambe e poi le braccia) e che spesso fa seguito a un’infezione batterica o virale. Inoltre è stato registrato un aumento delle nascite di bambini con microcefalia congenita.

Prevenzione
Non esistono, al momento, né vaccini né terapie preventive.

L’unico modo per prevenire l’infezione è evitare di essere punti dalla zanzare vettore. I residenti o i viaggiatori in un Paese in cui il virus è presente, possono adottare misure di protezione coprendo la pelle esposta con abbigliamento adeguato (maniche lunghe e pantaloni lunghi) soprattutto nelle ore in cui la zanzara circola (dall’alba al tramonto), usare repellenti, adottare barriere fisiche (porte, finestre, zanzariere) e pernottare in luoghi protetti da zanzariere. Una particolare attenzione va dedicata alle persone che non sono in grado di proteggersi autonomamente (bambini, anziani, malati).
A titolo precauzionale, gli esperti raccomandano a tutte le donne in stato di gravidanza o che non escludono a breve il concepimento di:

  • di valutare la possibilità di rimandare programmi e piani di viaggio nei Paesi colpiti dalla trasmissione del virus
  • se il viaggio non è rimandabile, adottare le misure di misure protezione individuale contro le punture di zanzara
  • ritornando da viaggi in aree a rischio, dare subito notizia del viaggio nel corso delle visite prenatali, al fine di poter essere valutate e monitorate in modo appropriato.

 

Trattamento
Per i malati, si possono utilizzare farmaci di tipo sintomatico al bisogno, come antipiretici (paracetamolo) per la febbre, la cefalea e i dolori osteomuscolari. Si raccomanda una buona idratazione.

Sorveglianza e monitoraggio in Italia
In Italia, la sorveglianza dei casi di malattia da virus Chikungunya, Dengue e Zika è regolata dal “Piano nazionale di sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse da zanzare (Aedes sp.) con particolare riferimento a virus Chikungunya, Dengue e virus Zika – 2016”, pubblicato il 16 giugno 2016 dal ministero della Salute. Nonostante il sistema di sorveglianza dei casi umani sia attivo tutto l’anno, nel periodo di maggiore attività vettoriale (1 giugno-31 ottobre) viene potenziato su tutto il territorio nazionale per permettere l’identificazione rapida dei casi e l’eventuale adozione immediata delle necessarie misure di controllo. A questo proposito, il Piano fornisce agli operatori sanitari indicazioni precise sulle procedure di segnalazione dei casi sospetti. Riguardo alla sorveglianza entomologica e alla valutazione dei diversi livelli di rischio di trasmissione, il documento sottolinea che Regioni e Comuni sono responsabili di effettuare tempestivamente le attività per il controllo delle zanzare invasive, applicando le raccomandazioni riportate (interventi di riduzione dei focolai larvali, interventi ordinari di controllo con prodotti larvicidi e interventi con uso di adulticidi in situazioni di elevata densità del vettore, ecc).

Il Piano pone in evidenza l’importanza degli aspetti di comunicazione (corretta informazione, educazione alla salute, comunicazione del rischio, formazione) e delle misure di precauzione (e isolamento) nei confronti del paziente e dei familiari e/o conviventi. In particolare, rispetto al virus Zika, il documento segnala anche le misure di prevenzione per la trasmissione tramite vettore, per via verticale. Per le misure di prevenzione trasfusionale il Piano rimanda alle raccomandazioni periodicamente aggiornate e disponibili sul sito del Centro nazionale sangue (Cns), e a quelle del Centro nazionale trapianti (Cnt) relative alla donazione di organi, tessuti, cellule staminali emopoietiche e gameti. Da quest’anno il Piano non contiene le indicazioni per la sorveglianza e controllo del virus West Nile che sono oggetto di un Piano specifico. Per approfondire consulta: la Circolare del 16 giugno 2016 (pdf 845 kb), il comunicato stampa sul sito del ministero della Salute, le raccomandazioni del Cns e le raccomandazioni del Cnt.

Fonte: http://www.epicentro.iss.it/argomenti/zika/zika.asp

Ordine Professioni Infermieristiche
Via Giovanna Zaccherini Alvisi, 15/B
BOLOGNA (40138)
C.F. 80152320372

Telefono: 051/393840
Fax: 051/344267

Come arrivare

Leggi la Privacy Policy e contattaci all’indirizzo Mail: rpd@fclex.it
Telefono: 051.235733