Calano i fumatori, che rappresentano pero’ ancora piu’ di un quarto degli emiliano-romagnoli in eta’ adulta. E il vizio della sigaretta e’ piu’ diffuso tra gli uomini, tra le persone meno alfabetizzate e tra coloro che sono in difficolta’ economiche. Difficilissimo, per queste persone, smettere di fumare, se e’ vero che l’80% dei tabagisti che ci ha provato nell’ultimo anno non ci e’ riuscito. E’ quanto risulta da una relazione presentata oggi in Regione durante un’audizione della commissione Sanita’ e Politiche sociali. Negli ultimi anni, si legge nella relazione, e’ diminuito il numero dei fumatori: i tabagisti in Emilia-Romagna rappresentano oggi circa il 28% della popolazione tra i 18 e i 69 anni. La prevalenza di fumatori, si precisa nel documento, e’ piu’ alta nella classe d’eta’ 25-34 anni (34%) e fra gli uomini (32% rispetto al 24% nelle donne). L’abitudine al fumo cala anche fra i piu’ giovani, “i nostri quindicenni fumano meno che nelle altre regioni”, sottolineano in Regione. Inoltre, l’abitudine al fumo e’ piu’ diffusa fra le persone con bassa scolarita’ (32%) e presenza di difficolta’ economiche (fino al 39% in presenza di molte difficolta’). Inoltre circa un quarto dei tabagisti adulti, il 24% del totale, e’ un forte fumatore, cioe’ consuma 20 sigarette o piu’ al giorno. Solo il 3% fuma occasionalmente (meno di una sigaretta al giorno), mentre ben il 41% ha dichiarato di aver provato a smettere negli ultimi 12 mesi: fra questi la maggior parte (80%) ha ripreso a fumare, il 12% non fuma piu’ da meno di sei mesi e l’8% ha smesso da piu’ di sei mesi.
A presentare la relazione e’ stato l’assessorato alla Sanita’ di viale Aldo Moro, che sostiene e coordina progetti di prevenzione cura e disassuefazione realizzati nelle Ausl, investendo annualmente 60.000 euro. Dal report emerge che c’e’ anche maggiore attenzione nel rispettare le regole in locali pubblici e luoghi di lavoro. Durante il dibattito tra i consiglieri il democratico Giuseppe Paruolo ha suggerito l’attuazione di una “campagna mirata a fare comprendere che non e’ sufficiente diminuire il numero di sigarette che si fumano”. Per Tommaso Foti di Fratelli d’Italia “in Emilia-Romagna i dati sul numero dei fumatori non sono ottimistici, cosi’ come quelli sulle altre dipendenze”. (Bil/ Dire)