Ristrutturata e ampliata grazie ad un investimento di 360.000 euro, distribuita su due piani per un totale di 2.400 metri quadrati, da oggi la Casa della salute Lavino-Samoggia ospita 47 professionisti tra medici, infermieri e personale amministrativo. E’ stata inaugurata oggi da Stefania Bucalo, responsabile infermieristica per l’area di Bazzano e Valsamoggia, Stefano Fiorini, sindaco di Zola Predosa, Fabia Franchi, direttore del distretto di Reno, Lavino e Samoggia, Chiara Gibertoni, direttore generale dell’Ausl di Bologna, Piero Grazia, vicepresidente del comitato consultivo misto per Reno-Lavino-Samoggia, Luca Rizzo Nervo, presidente della Conferenza socio-sanitaria, Daniela Occhiali, assessore alla Sanita’ di Zola, e Gian Carlo Zanetti, presidente della Consulta socio-sanitaria di Zola.
All’interno della Casa, e’ stata scoperta una targa in memoria di Gino Tarozzi, cittadino emerito di Zola, per ricordarne l’impegno dimostrato nella sua vita di amministratore comunale e la costante attenzione agli altri. Scomparso nel dicembre del 2013, Tarozzi e’ stato assessore ai Servizi sociali e vicesindaco di Zola. Al termine dell’inaugurazione, sono seguiti un momento di festa, visite guidate, ed eventi su salute, musica, arte. Inserita nel sistema di cure territoriali del distretto di Reno, Lavino e Samoggia (dove gia’ funzionano le ”sorelle” di Casalecchio e Sasso Marconi), la Casa della salute risponde ai bisogni di assistenza e prevenzione dei cittadini di Zola Predosa, Valsamoggia e Monte San Pietro. Le novita’ iniziano prima ancora di entrarci: c’e’ un percorso per ipovedenti che dall’ingresso conduce al punto Cup. E i volontari dell’Auser accolgono i cittadini e li orientano ai diversi servizi.
l piano terra c’e’ lo sportello unico distrettuale con il Cup (ristrutturato ed ampliato) con quattro postazioni (46 i posti a sedere per l’attesa). Sempre al piano terra ci sono il punto prelievi ad accesso diretto (ampliato) con quattro postazioni (una in piu’ rispetto a prima; nel 2016 si sono fatti 26.000 prelievi), l’ambulatorio infermieristico, la palestra per la riabilitazione e il Sert. Al primo piano, invece, ci sono gli ambulatori dei cinque medici di base, il servizio di assistenza infermieristica domiciliare, la pediatria di comunita’, il consultorio familiare, l’igiene pubblica, la neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza e il servizio di salute mentale. La Casa della salute offre, inoltre, prestazioni specialistiche di cardiologia, ginecologia, fisiatria e fisioterapia, piu’ la presa in carico di persone fragili con patologie croniche come scompenso cardiaco ed ipertensione. In via di realizzazione la nuova postazione dell’ambulanza. Il restyling della Casa e’ servito anche a rafforzarne la sicurezza. E’ stato realizzato, inoltre, un nuovo locale tecnico dedicato agli impianti di condizionamento della nuova sala d’attesa. La Casa della salute Lavino-Samoggia affianca le altre nove della Ausl di Bologna attive a Borgo Reno e San Vitale-San Donato a Bologna, e a Budrio, Casalecchio di Reno, Crevalcore, Loiano, Ozzano dell”Emilia, Sasso Marconi e Vergato nel resto dell’area metropolitana. (Red/ Dire)
Foto: Paolo Righi / Meridiana Immagini