Lo ha annunciato il ministro della Solidarietà sociale, Ghada Wali: in Egitto “il 65 per cento delle famiglie ha 9 figli”, confermando quanto detto la settimana scorsa dal Presidente Al-Sisi, secondo cui, insieme al terrorismo, il boom demografico è la principale sfida a cui il governo deve rispondere. “Il tasso di crescita della popolazione egiziana ha raggiunto 2,5 per cento“, dato che parallelamente richiede che la crescita economica “triplichi in non meno di dieci anni, cosa che al momento non sembra avvenire”. Lo ha spiegato ieri il ministro, aggiungendo che il 62 per cento delle madri è ancora analfabeta.
Secondo i dati forniti dal Capmas, l’Istituto nazionale di statistica egiziano, la popolazione è passata dai 72,8 milioni del 2006 ai 92,1 del 2017. Una ragione di questa impennata potrebbe essere la riduzione del tasso di mortalità infantile, sceso dal 6,3 per cento per mille abitanti del 2006, al 6,1 del 2016. Aumentato anche il tasso di natalità, passato dal 25,7 per cento di nati vivi ogni mille abitanti del 2006 al 28,6 del 2016. “La popolazione egiziana si può definire molto giovane- ha osservato ancora il Capmas nel suo rapporto-. A inizio 2017 risulta che un terzo della popolazione (il 31,3 per cento) ha meno di 15 anni, mentre gli over 65 sono solo il 4,3 per cento”. Infine, il 43 per cento degli egiziani è urbanizzato, contro il 57 per cento che vive nelle zone rurali. DIRE