Secondo uno studio in corso su un gruppo di ricoverati al Gemelli di Roma e al Niguarda di Milano, la visione di film aiuta ad affrontare il dolore, le terapie e riduce gli stati d’ansia. All’ospedale milanese verra’ aperta una seconda sala cinematografica (RED.SOC.)
MILANO – Il cinema puo’ essere terapeutico. Al Policlinico Gemelli di Roma e al Niguarda di Milano i pazienti che hanno potuto guardare film nelle sale cinema allestite all’interno dei due ospedali, hanno migliorato la loro percezione del dolore, l’approccio alle terapie mentre sono diminuiti gli stati di tensione e ansia. E’ quanto emerge da uno studio, ancora in corso, su 240 pazienti (di cui 120 bambini) del Gemelli e 20 del Niguarda. A differenza dei pazienti rimasti in corsia, la maggior parte (ben l’80%) di quelli che hanno assistito ai film presentavano una riduzione significativa della percezione di trovarsi e sentirsi in ospedale, accompagnata dalla percezione di vivere in un clima emotivo che si avvicina a quello sperimentato a casa propria e, comunque, al di fuori del contesto ospedaliero. Tra i piu’ piccoli, e’ emersa una considerevole riduzione dei sintomi d’ansia, di depressione e dei disturbi di tipo psicosomatico (ad esempio il mal di pancia) presenti spesso tra i bambini ospedalizzati. Ed e’ per questo che l’ospedale di Niguarda avra’ una seconda sala cinema, in collaborazione con l’associazione Medicinema e aziende come Walt Disney company. – La sala cinema multisensoriale verra’ realizzata nel Blocco Nord del grand ospedale milanese e sara’ di circa 300 metri quadri, progettata per accogliere anche pazienti allettati o in carrozzina. “L’ambizione del nostro Ospedale e’ prendersi cura della persona nella sua globalita’ e individualita’ -ha spiegato il direttore generale del Niguarda, Marco Trivelli, presentando oggi l’iniziativa-, e per questo, convinti degli effetti positivi della cinematerapia sui pazienti, attraverso questo progetto vogliamo realizzare uno strumento in piu’ per donare sollievo, momenti di normalita’, di distrazione dalla malattia per chi e’ ricoverato”. Il Niguarda, dal 2015, ha gia’ una sala cinematografica nell’area “Spazio Vita”dell’Unita’ Spinale e piu’ recentemente in Pediatria. (dp) (www.redattoresociale.it)