GLI ABITI NUOVI POSSONO ESSERE CONTAMINATI DA BATTERI, FUNGHI, VIRUS O PERICOLOSI PRODOTTI CHIMICI
«I vestiti nuovi che non vengono lavati – spiega l’esperta – possono essere contaminati da batteri, funghi o prodotti chimici, a seconda di come sono fatti, esposti, conservati e trasportati».
Anche i coloranti di alcuni abiti sintetici possono essere pericolosi e causare eruzioni cutanee fastidiose e sgradevoli. O aggravare le condizioni di coloro che soffrono di eczema. «In casi molto rari, le sostanze chimiche possono causare dermatite da contatto», sottolinea Ackerley. «Se infatti qualcuno è stato colpito da un’infezione della pelle, allora questa – continua – potrebbe essere trasmessa attraverso i vestiti».
VESTITI NUOVI: POSSIBILE CONTAGIO CON BATTERI RESISTENTI AGLI ANTIBIOTICI
«Alcune infezioni della pelle possono essere causate anche da batteri resistenti agli antibiotici, come alcuni ceppi di Staphylococcus aureus. E queste infezioni possono essere molto difficili da trattare», dice Ackerley. Molti pensano erroneamente che questo tipo di infezioni si possono prendere solo negli ospedali. Ma si sbagliano di grosso, almeno secondo l’igienista britannica.
Perché anche un abito appena acquistato può essere un veicolo attraverso il quale questi ceppi resistenti colpiscono.
I VIRUS SOPRAVVIVONO SUI VESTITI FINO A DUE GIORNI
«I virus, come il raffreddore, l’influenza e il norovirus, possono sopravvivere su tessuti e superfici fino a 48 ore, quindi se qualcuno ha provato un indumento mentre ha un raffreddore o l’influenza, allora il virus potrebbe sopravvivere un giorno o due, può diffondersi e causare una nuova infezione», spiega Ackerley.
Un rischio che è molto alto soprattutto in questo periodo di saldi e di influenza: molte persone potrebbero provare lo stesso abito diffondendo germi e virus. Gli abiti però non sono gli unici a poter trasformare lo shopping in un pericolo per la nostra salute. Anche le scarpe nuove possono celare subdole insidie. «Se si acquista un paio di scarpe nuove, che sono state esposte e provate da molte altre persone, c’è il rischio di prendersi ad esempio il fungo che provoca il piede dell’atleta», dice Ackerley.
STUDIO AMERICANO HA RILEVATO NEI VESTITI NUOVI BATTERI E RESIDUI FECALI
Qualche anno fa un gruppo di ricercatori della Division of Microbiology and Immunology della New York University ha condotto un’analisi su alcuni capi d’abbigliamento venduti presso tre famose catene commerciali degli Stati Uniti.
I risultati sono stati sorprendenti: i capi di abbigliamento presentavano una carica batterica superiore alla media degli oggetti che si usano nella vita di tutti i giorni. Sui vestiti ancora con la targhetta attaccata sono stati trovati batteri di ogni tipo e addirittura residui fecali. Questi ultimi, in particolare, sono stati rilevati nelle cuciture che coprono le ascelle e le natiche. Si tratta di due parti molto delicate del corpo umano, perché proprio qui si possono nascondere batteri e parassiti. Per questo gli esperti consigliano di lavare e disinfettare tutti i nuovi acquisti, anche se questo significa calmare gli entusiasmi e rimandare la prima uscita con un abito nuovo.
Fonte: VALENTINA ARCOVIO La Stampa.it