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Gioco d’azzardo. Bologna verso divieto spot su tutti i pannelli comunali

Gioco d’azzardo. Bologna verso divieto spot su tutti i pannelli comunali

Gioco d’azzardo. Bologna verso divieto spot su tutti i pannelli comunali
| domenica 2 Aprile 2017

gioco-dazzardo-slot-machine-bingo-anziani-600x400A Bologna le pubblicita’ legate al gioco d’azzardo potrebbero sparire da tutti gli spazi comunali dedicati alle affissioni. È la richiesta bipartisan fatta alla Giunta di Palazzo D’Accursio che invece, con una delibera illustrata qualche giorno fa in commissione, ha intanto inserito un divieto solo parziale: niente spot a meno di 200 metri dai luoghi sensibili, come le scuole. La decisione di modificare il regolamento sull’imposta di pubblicita’ per le affissioni e’ arrivata sulla scorta di un ordine del giorno presentato dal M5s e approvato all’unanimita’ dal Consiglio comunale lo scorso gennaio.

Di fronte alla delibera illustrata dall’assessore al Bilancio, Davide Conte, sia Raffaele Persiano (Pd) che Lucia Borgonzoni (Lega nord) hanno pero’ rilanciato chiedendo lo stop totale invece del limite dei 200 metri. Ipotesi su cui l’amministrazione ha sollevato qualche dubbio, riferisce Persiano, perche’ sale slot e simili sono comunque attivita’ legali quindi c’e’ in ballo il principio della libera concorrenza. Pero’ “ci sono gia’ altri casi, anche questi legali- fa notare Persiano- per i quali vietiamo le pubblicita’ sugli spazi comunali, ad esempio per i contenuti violenti o con discriminazioni di genere”. Per il democratico, “bisogna partire dal fatto che la ludopatia e’ una malattia riconosciuta e le pubblicita’ portano ad un suo aumento”. Anche Borgonzoni ricorda che “per le pubblicita’ sessiste il divieto totale gia’ esiste”, dunque la stessa cosa la si puo’ fare con il gioco d’azzardo: del resto, anche su questo fronte “il Comune ha gia’ introdotto il divieto di installare le slot nei locali di sua proprieta’”.

Per altro, fa notare la leghista, il rispetto del limite dei 200 metri da tanti luoghi sensibili diversi tra loro “sarebbe molto difficile da applicare e controllare: molto piu’ semplice vietare del tutto”. Conte, alla luce delle sollecitazioni ricevute, si e’ impegnato ad effettuare una verifica tecnica in tempo per la discussione in aula della delibera, prevista per lunedi’. Se dovesse arrivare una risposta negativa, Persiano ha gia’ pronta una contromossa: “Chiedero’ di innalzare il limite da 200 a 1.000 metri”. Molto probabilmente, vista la quantita’ di luoghi sensibili presenti in citta’, una misura del genere sarebbe equivalente al divieto totale. Intanto, proprio “contro la piaga del gioco d’azzardo e per fornire un aiuto concreto ai giocatori”, il Codacons rende noto di aver aperto a Bologna uno sportello dedicato ai cittadini, in via Emilia Ponente 86.

Si tratta di “un’iniziativa che si inserisce nell’ambito del progetto ‘Attenti al gioco!’, avviato dall’associazione dei consumatori in collaborazione con la Societa’ italiana di intervento sulle patologie compulsive (Siipac) e con il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali”. Il gioco d’azzardo “e’ oggi una emergenza sociale in piena regola”, sottolinea l’associazione, ricordando che “le ultime stime del ministero della Salute affermano che il 3,2% della popolazione italiana ha sviluppato una vera e propria dipendenza patologica da gioco. Malattia che porta i giocatori alla rovina, distruggendo affetti, attivita’ economiche e intere famiglie”. A fronte di cio’, il nuovo sportello “ha il compito non solo di fornire informazioni”, spiega il Codacons- ma anche di suggerire strutture sanitarie qualificate in grado di aiutare i soggetti malati”. (Pam/ Dire)

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