Nel periodo 2015-17 i controlli sull’intera filiera produttiva delle carni (importazione, allevamento, macellazione, distribuzione e vendita al dettaglio) sono stati pari a 9.293 a seguito dei quali sono state riscontrate 2.955 irregolarita’, segnalate 2.109 persone alle autorita’ amministrative e 623 a quelle giudiziarie. Le sanzioni penali sono state 1.296, mentre quelle amministrative 3.821 per un importo di 4,3 milioni di euro. Il valore delle strutture, dei capi e dei prodotti sottoposti a sequestro e’ stato pari a 225 milioni di euro. E’ quanto fa sapere in una nota il ministero della Salute che, di concerto con i carabinieri dei Nas, nell’ultimo triennio ha predisposto mirati controlli negli allevamenti intensivi di animali da reddito, diretti a prevenire e reprimere trattamenti illeciti praticati sugli animali.
“Nell’anno 2015 i controlli mirati agli allevamenti- si legge nella nota- sono stati complessivamente 1.143, nel corso dei quali sono state rilevate 328 non conformita’ a seguito delle quali sono state segnalate 259 persone alle autorita’ amministrative e 129 all’autorita’ giudiziaria. Le sanzioni penali irrogate sono state pari a 326 mentre quelle amministrative 322, per un valore economico di 735.600 euro”. Nel 2016, rispetto all’anno precedente, si e’ registrato inoltre un incremento dei controlli “che hanno portato complessivamente a 1.916 verifiche, da cui sono conseguite 424 irregolarita’. Sensibile e’ stato anche l’aumento delle persone segnalate all’autorita’ amministrativa (292), nonche’ le sanzioni pari a 793.400 euro”. Le verifiche, in particolare, mirano ad accertare il possesso dei necessari requisiti igienico strutturali e il rispetto delle normative di settore, sia di derivazione europea sia nazionale, e tendono all’individuazione degli animali non correttamente identificati e iscritti alla Banca dati nazionale e delle carni di provenienza non tracciata, al fine di limitare fenomeni di commercio e macellazione clandestina di carni non certificate dagli organismi di controllo sanitari.
Inoltre, d’intesa con la direzione generale della Sanita’ Animale e dei Farmaci Veterinari del ministero della Salute, sono stati eseguiti mirati controlli anche per contrastare l’insorgere e la diffusione di malattie infettive sul patrimonio zootecnico. “Il quadro di situazione, che deriva dal complesso delle attivita’ svolte sul campo- si legge nella nota- evidenzia, rispetto al totale delle irregolarita’ amministrative rilevate, soprattutto l’inosservanza delle norme sull’identificazione dei bovini (28%), la carenza di condizioni igienico-strutturali (25%), le norme sulla produzione e l’igiene dei mangimi (13%), sui criteri di protezione negli allevamenti e nei trasporti (2%) e l’uso dei farmaci veterinari (3%). Sotto il profilo penale, le inosservanze significative riguardano, il maltrattamento (10%), la ricettazione (8%) e l’abbandono degli animali (3%)”. Infine, le recenti attivita’ effettuate congiuntamente con altre specialita’ dell’Arma e in particolare con i Carabinieri dei Nuclei Operativi Ecologici hanno consentito interventi “su 7 strutture dove erano presenti coperture in eternit e 2 discariche abusive”, conlcude il comunicato. (Cds/ Dire)