Vacanze terminate (quasi) per tutti, arriva il momento di tornare a casa. Prima di mettersi in viaggio e’ opportuno non solo studiare percorsi alternativi e calcolare partenze intelligenti per evitare le lunghe file del contro-esodo, ma soprattutto seguire alcuni consigli per un rientro in massima sicurezza.
Francesco Peverini, direttore scientifico della fondazione per la Ricerca e la Cura dei disturbi del sonno Onlus, tra i massimi esperti della materia, mette in guardia sui cosiddetti ‘microsleeps’: “Si tratta di una condizione di scarsa vigilanza dove ci si addormenta per diversi secondi- spiega Peverini- solitamente da 3 a 30.
Durante questi secondi, si e’ percettivamente ciechi. Il cervello si trova, infatti, in una condizione di sospensione rapida e incontrollabile della coscienza, situazione che, per l’appunto, puo’ rappresentare una fonte di pericoli se si e’ alla guida”. Ai microsleeps il professor Peverini ha dedicato anche una parte del suo nuovo corso, on line sul provider ‘Ecm 2506 Sanita’ in-Formazione’, in collaborazione con Consulcesi Club, dal titolo ‘Il paziente con sindrome delle apnee ostruttive del sonno (Osas). Inquadramento clinico multidisciplinare’. È infatti molto importante un’opera di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi, per chi guida, dovuti a sonnolenza, stanchezza e scarsa concentrazione in relazione all’Osas (sindrome delle apnee ostruttive del sonno).
“Grazie ai progressi della scienza e della tecnologia- afferma ancora Peverini- identificare un soggetto a rischio e’ ormai semplice per qualsiasi medico. E nel caso di sospetta sofferenza da apnee notturne, un esame polisonnografico, un test non invasivo che si puo’ effettuare anche a domicilio, facilita la diagnosi e la scelta terapeutica. La polisonnografia dovrebbe essere un esame diagnostico irrinunciabile per tutti i conducenti professionali, come gia’ avviene in molti Paesi, per tutelare la loro salute”. Secondo le stime della fondazione per la Ricerca e la Cura dei Disturbi del Sonno Onlus, almeno un incidente stradale su cinque e’ causato da un colpo di sonno. E in Italia ci sono almeno 2 milioni di pazienti affetti da patologie riconducibili all’Osas. Un numero destinato a crescere anche in virtu’ dell’approccio sempre piu’ multidisciplinare e della semplificazione delle diagnosi. Secondo le statistiche, il rischio di incidenti stradali aumenta del 400% in caso di Sindrome delle apnee ostruttive del sonno e il 22% degli incidenti e’ causato proprio dalla sonnolenza diurna. Gli incidenti direttamente dipendenti dall’Osas causano oltre 200 morti all’anno e 12mila feriti. Fondamentali anche le contromisure da adottare per rimanere svegli alla guida: “Spuntini, bevande energetiche e caffe’- spiega Peverini- non consentono di ottenere un’efficace vigilanza che, al contrario, e’ aumentata solo da un sonnellino di almeno 20-25 minuti”.
Ecco i sei segnali della sonnolenza secondo Peverini:
- tempi di reazioni alterata;
- modificazione di giudizio e visione;
- problemi di elaborazione delle informazioni e della memoria a breve termine;
- calo di prestazioni;
- diminuzione vigilanza e motivazione;
- aumento del malumore e comportamento aggressivo.
Ecco invece l’elenco dei soggetti piu’ a rischio e i loro incidenti piu’ frequenti: – chi guida tra mezzanotte e le sei del mattino; – chi viaggia da solo, in prevalenza uomini; – quando la maggior parte degli incidenti sono tamponamenti o frontali; – quando non ci sono prove di frenate o manovre evasive. (Com/Rel/ Dire)