La musica del premio Oscar Nicola Piovani è entrata nelle case degli assistiti di Fondazione Ant grazie a ‘Look of Life’, il “primo progetto di realta’ virtuale a domicilio pensato per alleviare i sintomi della malattia oncologica”.
Lo annuncia la stessa associazione, precisando in una nota che “lo studio, nato dalla collaborazione tra Ant, associazione ‘MenoMale’ e centro Hit dell’Universita’ di Padova, si concentra sull’uso delle nuove tecnologie per migliorare la qualita’ della vita dei pazienti oncologici”, seguendo il percorso gia’ tracciato da altre ricerche, che “hanno dimostrato le potenzialita’ di video interattivi immersivi a 360° nell’alleviare e migliorare condizioni cliniche e psicologiche legate a patologie oncologiche o altre malattie croniche”.
Ora Ant fa un passo in piu’, testando l’utilizzo della realta’ virtuale “direttamente a domicilio, con la supervisione degli psicologi e proponendo contenuti realizzati ad hoc, basandosi sui desideri dei pazienti stessi”. In questo percorso Fondazione Ant “ha trovato l’adesione di Piovani, che venerdi’ scorso a Bologna, nel corso di una serata benefica proprio a favore di Ant, ha accolto sul palco 12 telecamere che hanno ripreso a 360° un momento del suo concerto”. In particolare, “sei camere hanno ripreso un video sferico per l’occhio sinistro, e sei per l’occhio destro, tutte montate su un unico supporto che le compatta e le sincronizza”. L’audio è stato registrato con piu’ microfoni, in base ai musicisti presenti sul palco, e “finalizzato in maniera spaziale con una traccia multicanale Dolby Surround 5.1, per restituire a chi ascolta la sensazione di essere circondato dalla musica”.
Il video è stato poi sottoposto ai pazienti gia’ inseriti nella sperimentazione. I primi risultati dello studio, fa sapere Ant, “sono incoraggianti: quasi l’80% degli intervistati, infatti, ha sin qui dichiarato di volere il visore a casa, e la meta’ dei partecipanti ha affermato che userebbe lo strumento almeno una volta al giorno”.
L’impiego della realta’ virtuale sembra insomma “aver apportato effetti positivi in termini di sensazioni fisiche e vissuti emotivi”. Tra i principali effetti sperimentati durante l’uso della realta’ virtuale prevalgono infatti “le sensazioni fisiche positive, come rilassamento o eccitazione”, mentre altre persone provano “emozioni come divertimento, curiosita’ e serenita’”.
Il tutto senza “particolari effetti collaterali”. Va comunque sottolineato, spiegano dall’associazine, che “conclusioni piu’ precise sugli effetti della realta’ immersiva sulla condizione psicofisica del paziente potranno essere tratte solo dopo l’analisi quantitativa dei dati raccolti con i test psicometrici”. (Red/ Dire)