Promosso dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con l’Associazione Familiari delle Vittime della Strage del 2 agosto, grazie all’ideazione e regia di Matteo Belli e alla consulenza storica di Cinzia Venturoli.
A sostegno dell’iniziativa anche gli Infermieri del Collegio IPASVI di Bologna.
Questo progetto nasce sulla scia della grande iniziativa “Una vita, una storia”, presentata e realizzata nel 2016 quando, durante la commemorazione del 2 agosto, sono state distribuite cartoline recanti le biografie delle 85 vittime. Il successo che questo lavoro ha avuto a livello locale e l’eco risuonata in ambito nazionale ci ha spinto a pensare ad un suo sviluppo in un ulteriore progetto di racconto.
Così è nata l’idea di “Cantiere 2 agosto”
Il due agosto 2017 ottantacinque narratori racconteranno le ottantacinque storie delle vittime della strage alla stazione di Bologna in diversi luoghi della città: un grande cantiere di narrazione popolare per celebrare il rito laico di una memoria attiva e partecipata che non vuole e che non può dimenticare.
Intendiamo non solo dare vita al ricordo di chi non c’è più, ma anche a una grande esperienza d’incontro pubblico in cui chi narra si fa testimone di un evento cruciale di conoscenza del passato, in rapporto a uno spazio, a un luogo e al tempo presente.
I narratori sono stati coadiuvati dalla consulenza storica di Cinzia Venturoli, collaboratrice dell’Associazione Familiari delle Vittime della Strage del 2 agosto, e dal lavoro registico curato da Matteo Belli.
A una prima fase di ricerca dei narratori, tutti volontari e reclutati fra la cittadinanza attraverso i social media e i mezzi di comunicazione resisi disponibili, è seguito un periodo di studio e realizzazione delle singole narrazioni, a partire dal materiale documentale, fornito dalla storica e dall’archivio dell’Associazione Familiari delle Vittime. Ogni singolo narratore ha avuto a disposizione due incontri con il regista/curatore per strutturare scenicamente il proprio racconto. Infine, il 2 agosto 2017, dalle ore 11 entro le ore 23, ogni narratore racconterà la storia di una delle vittime per dodici volte, iniziando sempre allo stesso minuto di ogni ora.
Ciascun narratore si esibirà sempre nello stesso luogo della città, dando vita a una grande polifonia urbana di storie disseminate in ottantacinque palcoscenici naturali, diversi l’uno dall’altro.
La mappa interattiva
Narratori per il 2 agosto: ecco le mappe per trovarli
Una mappa interattiva e una versione cartacea in 10.000 copie (con Qr code fotografabile per passare alla versione digitale) per cercare, trovare e ascoltare i racconti delle vite delle 85 vittime della strage di Bologna del 1980.
Dodici percorsi ognuno con un suo colore, 85 luoghi indicati per 85 storie che dalle 11 alle 23 della sera del prossimo 2 agosto rivivranno una volta all’ora grazie ai narratori popolari reclutati dall’Assemblea legislativa. Gli attori non professionisti sono formati dal regista Matteo Belli e catechizzati per quanto riguarda la parte storica da Cinzia Venturoli. La mappa- già online sul sito dell’istituzione www.assemblea.emr.it- è stata presentata stamane dalla presidente Simonetta Saliera. La versione cartacea sarà anche distribuita, sempre il 2 agosto, all’infopoint dell’Assemblea in piazza Maggiore. Lo mappa digitale è ottimizzata per smartphone e tablet per rendere la vita più facile ai cittadini che gambe in spalla correranno da un capo all’altro della città per assistere alle prove teatrali e di resistenza fisica in una giornata solitamente molto afosa.
Un percorso iniziato lo scorso anno al termine della distribuzione delle 8.000 cartoline con la biografia delle vittime, ha specificato la presidente Saliera. “Quello di quest’anno è un ulteriore passo avanti ma è soprattutto una sperimentazione dal punto di vista storico, teatrale e della memoria. Con questa manifestazione tramandiamo le storie di quelle 85 persone che quel giorno hanno perso il loro futuro in modo da far immedesimare la città nel ricordo di quelle vite spezzate”.
Percorsi e luoghi nati dalle suggestioni arrivate dalla stesura scenica delle 85 storie: “Dai racconti, da quello che il narratore stava facendo quel 2 agosto di 37 anni fa, dalla biografia della vittima”, rimarca il regista Belli, cuore scenico della manifestazione. “C’è chi quel giorno lavorava come ferroviere e viveva quindi nel cortile della stazione ed ecco perché quel luogo, c’è chi voleva diventare un attore, ed ecco perché nel percorso 9 si passa di fronte al teatro Duse, ci sarà un taxi in sosta, c’è il centro sociale Antonio Montanari, c’è la zona universitaria. Insomma ogni angolo di Bologna verrà toccato da questa manifestazione che ha un suo ruolo civico: la testimonianza, il ricordo, la narrazione empatica di quelle 85 vite spezzate”.
La mappa, ha spiegato il curatore, Massimiliano Benini dell’ufficio stampa dell’Assemblea, è composta da due livelli: uno in cui sono stati indicati i 12 percorsi (dal rosso del primo al grigio del dodicesimo, ndr); l’altro invece riguarda direttamente le vittime che, una dopo l’altra, sono state ordinate alfabeticamente per cognome. In questo modo chi vorrà ascoltare una storia in particolare senza seguire un percorso specifico potrà farlo. Ma non sono solo queste le informazioni inserite nella mappa: “Ogni punto segnato ha al suo interno la biografia della vittima, quella che l’anno scorso era stata inserita nelle 8 mila cartoline distribuite, una foto del punto esatto in cui il narratore si esibirà e la possibilità di calcolare le distanze tra un punto di narrazione e il successivo” per valutare come e se spostarsi.
Servirà l’aiuto di tutti, come successe nel 1980, perché la giornata sarà estenuante per i narratori: “La città ci dovrà dare una mano- spiega la storica Venturoli- portando un bicchiere d’acqua al narratore, o una sedia. Il collegio degli infermieri ci ha già detto che ci aiuterà a monitorare la situazione. Io sono sicura che Bologna risponderà. Cantiere 2 agosto serve a far tornare la memoria della stage all’interno della città in modo che non ci sia distacco tra anziani e giovani”.
Il prossimo 26 luglio ultimo punto stampa in Assemblea, in particolare sulla gestione sanitaria e fisica “sul campo” dei narratori, affidata a volontari del Collegio IPASVI di Bologna.
Si parlerà inoltre del contributo organizzativo dei commercianti della città, che supporteranno i cittadini con informazioni e materiale. Si sta valutando inoltre una produzione particolare dell’evento e il coinvolgimento delle scuole medie superiori.