Nuove speranze per sconfiggere il cancro al pancreas. La notizia arriva dal Istituto di nanotecnologie del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-Nanotec) di Rende (CS) che ha avviato da tempo uno studio in collaborazione con Universita’ della Calabria e altri atenei europei (Madrid, Saragozza e Marsiglia). L’obiettivo della ricerca si e’ concentrato sull’individuazione di una molecola in grado di inibire la proteina Nupr1, appartenente alla classe speciale delle proteine “intrinsecamente disordinate”. Il cancro al pancreas e’ uno dei tumori piu’ letali, combattuto finora con trattamenti generici chemioterapici. Partendo dalla studio della proteina Nupr1 si sono provati oltre mille farmaci per diverse indicazioni terapeutiche.
“L’uso combinato di alcune simulazioni e tecniche sperimentali – ha affermato Bruno Rizzulli del CNR di Rende – ha permesso di individuare alcuni di questi farmaci in grado di interagire con la proteina Nupr1, dimostrando che alcuni di questi farmaci sono in grado di diminuire la vitalita’ delle cellule tumorali, di diminuire la capacita’ di migrazione e di sopprimere la possibilita’ di formazione di colonie”.
“Il composto piu’ efficace – ha aggiunto Rizzulli – una molecola nota come trifluoperazina, finora utilizzata solo per la sua azione antipsicotica, e’ stato sperimentato ‘in vivo’ su cellule del tumore del pancreas umano trapiantate su modelli murini, e si e’ dimostrato in grado di arrestare completamente lo sviluppo della malattia. La molecola in questione ha avvalorato un’efficacia antitumorale superiore perfino ai piu’ potenti trattamenti chemioterapici finora disponibili. Inoltre, lo studio prova che questa nuova molecola non costituirebbe solo un’alternativa ai farmaci gia’ noti – ha concluso Rizzulli del CNR di Rende – ma puo’ essere combinata con questi per aumentare l’effetto terapeutico complessivo”. (Mav/Dire)