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Autolesionismo, disturbi alimentari, conflitti. Il disagio degli adolescenti bolognesi

Autolesionismo, disturbi alimentari, conflitti. Il disagio degli adolescenti bolognesi

Autolesionismo, disturbi alimentari, conflitti. Il disagio degli adolescenti bolognesi
| martedì 7 Febbraio 2017

Autolesionismo, disturbi alimentari, isolamento sociale e conflitti coi genitori. Ogni anno circa 300 adolescenti si rivolgono allo spazio giovani dell’Ausl di Bologna. Nuovi casi che rappresentano circa un quarto della platea di ragazzi che si rivolge annualmente agli operatori dell’azienda sanitaria. In totale, allo spazio giovani arrivano circa 1.200-1.300 adolescenti ogni anno, soprattutto per questioni legate alla sessualita’ (contraccezione, malattie sessualmente trasmissibili). Piu’ in generale, le attivita’ dell’Ausl di consulenza, informazione e prevenzione dedicate ai ragazzi tra i 14 e i 19 anni raggiungono circa 4.000 adolescenti ogni anno e alcune centinaia di adulti, nell’ambito di diversi progetti. “Anche i genitori sono in difficolta’- spiega la responsabile dello spazio giovani dell’Ausl, Paola Marmocchi- hanno bisogno di spazi per riflettere sul loro ruolo”. Ma ci sono anche storie di successo. L’associazione Verba Manent, ad esempio, coinvolge gli studenti delle superiori in una web radio. E uno di questi ragazzi, ha fatto strada. A raccontare la sua storia e’ il presidente dell’associazione, Andrea Gori. Il ragazzo, che frequentava il liceo Galvani, era a digiuno sia dei meccanismi della radio sia di informatica. Ma “aveva una passione che andava ben oltre” l’attivita’ di aggregazione giovanile, spiega Gori. E cosi’, dopo che per questioni personali si e’ trasferito a Londra, dopo pochi mesi il 19enne ha firmato un contratto discografico per creare basi musicali per il cinema. Se n’e’ parlato questa mattina a Palazzo D’Accursio, durante la conferenza stampa di presentazione del ciclo di film e conferenze “Gli adolescenti al cinema” che iniziera’ domani, martedi’ 7 febbraio, al cinema Antoniano.

La rassegna e’ dedicata ai ragazzi e ai loro genitori, organizzata dal Quartiere Santo Stefano con lo spazio giovani dell’Ausl e l’associazione. I film abbracciano tanti temi legati all’adolescenza: rapporto coi genitori; solitudine; fragilita’; violenza; bullismo; omofobia. Ogni proiezione sara’ seguita dal commento di un esperto e da un dibattito coi ragazzi e genitori presenti. Si comincia domani, martedi’ 7 febbraio, con il film “I nostri ragazzi” di Ivano De Matteo; poi il 14 febbraio, con “Quel fantastico peggiore anno della mia vita” di Alfonso Gomez Rejon; il 21 febbraio, “In un mondo migliore” di Susanne Bier; il 28 febbraio, “Un bacio” di Ivan Cotroneo. La rassegna e’ stata presentata questa mattina a Palazzo D’Accursio dalla presidente del Quartiere, Rosa Amorevole, insieme a Marmocchi. Per prevenire il disagio giovanile e la nascita di baby gang, sostiene Amorevole, “il lavoro deve iniziare prima, nelle scuole”. Serve in particolare un lavoro sugli “strumenti informatici, che approfittano della credulita’ dei ragazzi- afferma la presidente- dobbiamo aiutarli a capire i pericoli ma ma anche le potenzialita’ di questi strumenti”. (San/ Dire)

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