Trecento milioni di euro di investimenti per 94 azioni per migliorare la qualita’ dell’aria in Emilia-Romagna. Le prevede il piano dell”aria della Regione, discusso oggi per la prima volta in commissione Territorio.
E’ stata l’occasione, ovviamente, per affrontare l’emergenza smog che sta attanagliando tutta l’Emilia-Romagna. “La cosa piu’ importante- ha detto ad esempio consigliere Enrico Campedelli- e’ rendere i cittadini consapevoli dei rischi che stanno correndo visti anche i dati odierni sulla qualita’ dell’aria”. Il piano dell’aria “puo’ essere condivisibile visto che si e’ trovata la quadra anche con le altre regioni interessate alla situazione della pianura Padana, ma- ha detto il leghista Massimiliano Pompignoli- al momento sono linee guida.
Il Pair e’ una cornice: occorre capire come verra’ attuato”. E nello specifico il consigliere chiede: “Visto che e’ in programma la sostituzione di 600 veicoli del trasporto pubblico, quale sara’ il criterio di ripartizione?”. Il piano prevede lo stop dei veicoli commerciali leggeri Euro 3 nelle citta’ sopra i 30.000 abitanti e dell’agglomerato di Bologna.
Ma Pompignoli e’ preoccupato “per quelli dei privati visto che il piano stanzia per le piccole e medie imprese un contributo per la sostituzione del mezzo, mentre per i privati no”. Gianluca Sassi (M5s) mette invece in evidenza “la difficolta’ dei controlli sulle temperature del riscaldamento degli edifici privati”. Per le emergenze il Pair prevede infatti riduzione di almeno un grado (escluse case di cura, ospedali, scuole). Secondo Lia Montalti, Pd, l’elemento qualificante del Piano sono “gli obiettivi e le azioni concrete che dovranno essere attuate entro il 2020 e non tra 20 anni. È importante anche che le risorse che dovranno essere utilizzate siano gia’ state definite”. (Bil/ Dire)