BOLOGNA – Informazioni corrette e puntuali. E la meditazione a integrazione delle cure tradizionali. Su questi due pilastri si appoggia il protocollo ‘Armoniosamente‘, un progetto nato per supportare le pazienti con tumore al seno, che, dopo essere stato attivato al dipartimento Oncologico dell’Ausl di Bologna, ora approda al Policlinico Sant’Orsola e si apre per la prima volta anche alle donne colpite dal tumore all’ovaio. L’idea alla base del protocollo è che la mente sia una preziosa alleata nella lotta contro la malattia.
Insomma, superare il disagio psicologico generato da una diagnosi di cancro può aiutare il processo di cura e, si spera, di guarigione. Come? Innanzitutto fornendo alle ammalate tutte le informazioni sulla patologia che le ha colpite, sui trattamenti in modo che possa nascere un senso di adesione e fiducia nelle cure mediche che le pazienti si apprestano ad affrontare o stanno già affrontando. Il percorso, presentato oggi al Sant’Orsola, dal responsabile di Oncologia medica, Claudio Zamagni, prevede un ciclo di 13 incontri gratuiti tenuti dagli specialisti che le pazienti incontrano nel loro percorso di cura. I primi sei appuntamenti (con cadenza settimanale) sono dedicati alle informazioni sanitarie e mediche, nei tre successivi l’attenzione si concentra sul corretto stile di vita tra attività fisica e alimentazione. Negli ultimi quattro incontri vengono insegnate alcune tecniche di meditazione e di visualizzazione. Il progetto, dunque, verrà realizzato per la prima volta anche al Policlinico anche grazie al supporto organizzativo e finanziario dell’associazione Loto, impegnata nella lotta al tumore ovarico, un cancro particolarmente aggressivo e più difficile da diagnosticare precocemente.
“La condivisione, la consapevolezza e la fiducia cono elementi decisivi in un percorso di cura: con il progetto Armoniosamente siamo sicure di riuscire a dare questi stati d’animo, siamo sicure che per le nostre pazienti questi incontri rappresentino un aiuto e un supporto vero”, osserva Sandra Balboni, presidente di Loto Onlus. “L’informazione, il coinvolgimento del paziente, l’attenzione a tutti gli aspetti della persona lungo il percorso di cura– osserva il direttore generale del Sant’Orsola Antonella Messori- sono aspetti che il nostro Policlinico vuole perseguire sempre nella propria attività, e in particolare nel caso di patologie che provocano un cambiamento importante nelle abitudini di vita e chiedono l’attivazione di tutte le proprie risorse per essere affrontate nel miglior modo possibile”. La meditazione è uno degli strumenti con i quali si tenta di aiutare le pazienti. “E’ la quarta arma nella lotta al tumore, se integrata negli altri trattamenti medici- spiega Gioacchino Pagliaro, direttore dellunità operativa di Psicologia Ospedaliera dell’Ausl di Bologna, promotore del progetto ‘Armoniosamente’- il primo passo è l’incontro con i professionisti per avere le informazioni complete sul proprio percorso di cura, il secondo è l’adozione di corretti stili di vita e di alimentazione durante le terapie. Infine c’è la meditazione”.
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