BOLOGNA – Per ora non si parla di reati, ma la Procura di Bologna ha comunque aperto un fascicolo conoscitivo sull’esposto firmato dal direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl bolognese, Fausto Francia, contro Andrew Wakefield, ex camice bianco inglese radiato dall’Ordine dei medici e noto per le sue tesi contro i vaccini. L’iniziativa di Francia risale a qualche mese fa, quando a Bologna fu proiettato il discusso film ‘Vaxxed’, diretto da Wakefield, che in quell’occasione dichiarò, su un giornale locale, che “è noto che i vaccini provocano l’autismo“. La pellicola, dopo essere stata ‘messa al bando’ dal Senato, venne proiettata a Bologna il 25 ottobre 2016 al cinema Arlecchino, che quella sera in realtà rimase semivuoto: una quarantina in tutto i biglietti venduti. L’evento non è stato pubblicizzato, e l’Arlecchino ha detto ‘sì’ dopo che moltissime sale dell’Emilia-Romagna avevano rifiutato la proiezione.
In quei giorni, dopo aver letto le parole di Wakefield su un quotidiano locale, il dirigente dell’Ausl decise di rivolgersi ai magistrati. Lo ha svelato solo ieri, durante una seduta di commissione in Comune, spiegando di aver inviato una ‘memoria’ alla Procura, chiedendo ai magistrati di “valutare se ci sono elementi di reato, visto che questa persona racconta il falso e allarma le persone“. Valutazione che la Procura sta in effetti facendo, dal momento che, a quanto si apprende, sulla vicenda è stato aperto un ‘modello 45‘, in cui vengono raccolti gli atti “non costituenti notizia di reato”, su cui però si decide di svolgere degli accertamenti ‘preliminari’ per stabilire, appunto, se si tratti o meno di reati.
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