BOLOGNA – Prima il materassino poi, nel giro di qualche mese, una nuova culla. All’ospedale Maggiore di Bologna si sperimenta una piccola ‘rivoluzione’ nel reparto di neonatologia, con due progetti innovativi realizzati insieme a due partner privati: Inglesina e Favero health projects. Nuovi strumenti che aiuteranno anche a prevenire la sindrome della morte in culla (Sids), che ogni anno colpisce circa 250 nuovi nati, al 10% entro il primo mese di vita, le cui cause sono ancora sconosciute. La novità è stata presentata questa mattina al Maggiore, dalla direttrice dell’Ausl Chiara Gibertoni insieme al team guidato dal primario di Neonatologia, Fabrizio Sandri, e ai manager delle due aziende coinvolte, Ivan Tommasi e Giordano Favero.
Il materassino, chiamato “Start Matt“, ha una superficie sagomata studiata per accogliere in modo naturale la testa e il corpo del bambino appena nato. Questo permette al piccolo di essere sdraiato a pancia in su più comodamente, assumendo una posizione più raccolta e più simile a quella fetale. In questo modo, il bambino è anche meno portato a muoversi e quindi si riduce il rischio legato a posture scorrette, tra cui appunto la morte improvvisa. La posizione supina ha infatti un ruolo di prevenzione contro la cosiddetta Sids. Grazie al nuovo materassino, tra l’altro, anche le terapie per i neonati in ospedale “sono più facili e più brevi– spiegano i medici- perchè i bambini stanno più comodi e quindi più fermi”. Al Maggiore sono stati donati 50 nuovi materassi per i lettini del reparto e “nel giro di due o tre mesi- promette Favero- doneremo anche i primi prototipi delle nuove culle“.
Una “collaborazione geniale” realizzata con due aziende che “non hanno fatto alcun calcolo di convenienza”, sottolinea Gibertoni, oggi in conferenza stampa. L’ospedale Maggiore di Bologna è il primo in Italia ad avere in dotazione questi nuovi materassini, ma presto dovrebbero seguire altre strutture. Le due aziende hanno infatti già diverse richieste sia da altri grandi ospedali italiani sia dall’estero. Oltretutto, spiegano i manager, non è escluso che questo presidio medico si trasformi poi in futuro, con le dovute correzioni, anche in un prodotto per il mercato tradizionale.
Nel 2016, la maternità dell’ospedale Maggiore ha assistito 2.931 parti, dai quali sono nati 2.984 bambini. A questi si aggiungono i numeri del punto nascite di Bentivoglio: 655 parti e 657 nati, di cui 96 travagli in acqua, 34 dei quali seguiti dal parto. Dal 2007 al 2016, inoltre, la neonatologia del Maggiore ha assistito 425 neonati gravemente prematuri, il 91% dei quali è sopravvissuto (la media internazionale è 84%). Di questi, il 63,4% non ha riportato patologie o disabilità rilevanti (50,9% è la dato medio internazionale). Il nuovo materassino è stato progettato e realizzato dai professionisti dei reparti di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale del Maggiore e della Medicina riabilitativa infantile del Bellaria, insieme ai tecnici di Inglesina Baby e Favero health projects. DIRE