BOLOGNA – Oggi la città di Bologna, come ogni anno, ha ricordato la strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna. Da quel giorno sono passati 37 anni, durante i quali è rimasta senza risposta la domanda sul perchè di quella tragedia che provocò 85 morti e 200 feriti. I mandanti della strage, i cui esecutori materiali furono i Nar Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, non sono stati individuati e la Procura di Bologna ha chiesto l’archiviazione dell’indagine aperta a questo scopo.
Dal palco il presidente dell’associazione che riunisce i familiari delle vittime, Paolo Bolognesi, ha rilanciato la necessità di trovare i mandanti e attaccato la Procura “non può chiedere di archiviare senza scomodarsi a indagare sui nuovi elementi emersi”. E durante la cerimonia in Comune, in polemica con il Governo e con gli impegni non rispettati, i parenti hanno abbandonato l’aula del Consiglio comunale nel momento in cui ha preso la parola Gian Luca Galletti.
IL CORTEO
Il corteo ha sfilato da piazza Nettuno alla stazione, con i familiari applauditi al loro passaggio in via Indipendenza. Alle 10.25, in una affollata piazza Medaglie d’Oro, è scattato anche quest’anno il minuto di silenzio che come ogni anno, per 60 secondi, riporta cuori e pensieri a quel giorno in un clima come sospeso e sempre molto sentito. E come sempre la fine di quei 60 secondi è stata scandita dai tre fischi della locomotiva.
L’AUTOBUS 37
Quest’anno a rendere l’atmosfera ancora più suggestiva c’era, parcheggiato proprio di fianco al palco, l’autobus di linea 37, ‘quell’autobus’. Fu il mezzo con cui, quella mattina del 2 agosto di 37 anni fa, furono prestati i primi soccorsi ai feriti (trasportati così in ospedale per fare più in fretta), ma divenne poi anche un simbolo della strage perchè servì da ‘carro funebre’: su quell’autobus, a cui erano stati applicati lenzuoli bianchi a proteggere i finestrini, furono trasportati i cadaveri delle vittime.
Un’iniziativa molto particolare della memoria – in corso per tutta la giornata- è stata organizzata quest’anno dal ‘Cantiere 2 agosto‘, che ha deciso di mettere in scena le storie delle 85 vittime facendole raccontare da altrettanti narratori, posizionati in diversi punti della città (video).
Come da programma all’arrivo del corteo erano presenti gli infermieri del Collegio IPASVI di Bologna e i volontari dell’Associazione Piantiamolamemoria con in mano le fotografie dei soccorsi del 2 agosto (foto scattate il 2 agosto 1980 da Paolo Ferrari).
Di seguito il servizio andato in onda sul Tg3 dell’Emilia Romagna di oggi.
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