(Ansa) Viaggi sconsigliati nei paesi con il virus Zika non solo alle donne in gravidanza ma anche alle persone con “malattie del sistema immunitario o con gravi patologie croniche”.
Lo prevedono le nuove linee guida sulla malattia pubblicate dal Ministero della Salute, che saranno affisse sotto forma di poster in porti e aeroporti. “Sebbene l’Oms, al momento, non raccomandi l’applicazione di restrizioni di viaggi e movimenti internazionali verso le aree interessate da trasmissione di virus Zika – si legge nelle raccomandazioni – si ritiene opportuno, sulla base di un principio di estrema precauzione: informare tutti i viaggiatori verso le aree interessate da trasmissione diffusa di virus Zika di adottare le misure di protezione individuale per prevenire le punture di zanzara. Consigliare alle donne in gravidanza, e a quelle che stanno cercando una gravidanza, il differimento di viaggi non essenziali verso tali aree”. “Consigliare ai soggetti affetti da malattie del sistema immunitario o con gravi patologie croniche, il differimento dei viaggi o, quantomeno, una attenta valutazione con il proprio medico curante prima di intraprendere il viaggio verso tali aree”.
![Aree interessate](/files/2016/01/Zika_outermost_regions-1280x882.png)
La nota recepisce anche le raccomandazioni ai donatori già espresse dal Centro Nazionale Sangue, secondo cui è meglio attendere 28 giorni prima di donare se si è stati nei paesi con il virus. Per chi torna il consiglio è di fare attenzione nei primi 12 giorni a sintomi compatibili con la malattia come febbricola, dolori articolari e muscolari, eruzioni cutanee, congiuntivite.
La febbre da virus Zika è una malattia virale acuta trasmessa da zanzare appartenenti al genere Aedes.
La zanzara Aedes è più comunemente nota col nome di “zanzara tigre” ed è la stessa che trasmette il virus della febbre gialla, della dengue e della chikungunya.
Il virus è molto simile a quelli della dengue, della febbre gialla, dell’encefalite giapponese e del Nilo occidentale.
E’ stato isolato nel 1947 nelle foreste di Zika (Uganda), in una scimmia Rhesus durante uno studio sulla trasmissione della febbre gialla.
Anche se l’infezione nell’uomo è stata dimostrata da studi sierologici nel 1952 (Uganda e Tanzania), solo nel 1968, il virus è stato isolato da campioni umani in Nigeria. Nel 2007 è occorsa la prima grande epidemia di febbre da virus Zika sull’isola di Yap (Micronesia), dove sono stati segnalati 185 casi sospetti.
Successivamente, è stato registrato un focolaio in Polinesia francese.
Le manifestazioni cliniche della malattia sono in genere simili a quelle di dengue e chikungunya. Si tratta di sintomi lievi come febbricola, eruzioni cutanee (soprattutto maculo-papulari), congiuntivite, mal di testa e dolori articolari, che compaiono tra i 3 e i 12 giorni dopo la puntura della zanzara vettore e possono durare da 2 a 7 giorni. Una persona su quattro non sviluppa sintomatologia.
Al momento non è disponibile nessun vaccino contro il virus Zika. Per questo l’unico modo per prevenire l’infezione è evitare di essere punti dalla zanzare.
In Italia, la diffusione del virus è monitorata da programmi specifici, come indicato nella circolare del Ministero della Salute Sorveglianza dei casi umani di Chikungunya, Dengue, West Nile Disease ed altre arbovirosi e valutazione del rischio di trasmissione in Italia – 2015 (fonte Ministero della salute link)