Nasce la “Rete traumatologica della sanita’ veneta”, che si comporra’ di cinque centri traumi ad alta specializzazione, 22 centri traumi di zona e nove presidi di stabilizzazione. Lo annunciano il governatore del Veneto Luca Zaia e l’assessore regionale alla Sanita’ Luca Coletto, dopo l’approvazione del progetto da parte della Giunta, avvenuta in mattinata (leggi il comunicato stampa).
Si tratta di “un’innovazione a costo zero”, specifica Zaia, “perche’ abbiamo lavorato creando una nuova organizzazione che utilizza le risorse esistenti e migliora le cure erogabili”. I “Trauma center” entreranno in azione nei casi di “gravi incidenti, cadute, esposizione a forze meccaniche, annegamento, alterazioni gravi della respirazione, esposizione a elettricita’, a fumo, fuoco o calore”, e in altre situazioni che richiedono un intervento immediato e professionale. Il funzionamento della rete sara’ gestito da una centrale operativa sulla base del sistema regionale Dispatch, “che contiene le schede di problema riferibili a tutta una serie di eventi traumatici”. La centrale operativa si occupera’ quindi di avviare i “protocolli specifici”, inviando il personale specializzato e, quando necessario, i Vigili del fuoco o il Soccorso alpino. All’interno degli ospedali i pazienti verranno poi assistiti dai membri del “Trauma team”, che saranno di due tipi: base, ovvero composti da “un medico di Pronto soccorso, un anestesista rianimatore, due infermieri, un Operatore socio sanitario e un tecnico di radiologia”; oppure esteso, in cui “si aggiungono un chirurgo generale e uno specialista radiologo”.
Gli ospedali dovranno quindi ora selezionare i membri dei diversi team, mentre i “Centri trauma ad alta specializzazione” dovranno allestire un’area definita “shock room”, dedicata “alla gestione dei pazienti con trauma maggiore ad alto rischio di evoluzione”. (Fat/ Dire)
I CENTRI TRAUMI AD ALTA SPECIALIZZAZIONE
Ospedale di Treviso – Cui afferiscono i Centri Traumi di Zona indicati negli ospedali di Belluno, Feltre, Conegliano, Montebelluna e i Presìdi di Stabilizzazione Traumi, indicati negli ospedali di Oderzo, Agordo, Vittorio Veneto e Castelfranco.
Ospedale di Vicenza – Cui afferiscono i Centri Traumi di Zona identificati negli ospedali di Bassano, Santorso, Arzignano-Montecchio e i Presìdi di Stabilizzazione Traumi di Asiago e Valdagno.
Ospedale dell’Angelo di Mestre – Cui afferiscono i Centri Traumi di Zona individuati negli ospedali di Venezia centro storico, Portogruaro, Dolo, Mirano, Chioggia e il Presìdio di Stabilizzazione Traumi all’Ospedale di San Donà.
Ospedale Azienda Ospedaliera di Padova – Cui afferiscono i Centri Trauma di Zona degli ospedali di Camposampiero, Cittadella, Sant’Antonio-Padova, Policlinico privato convenzionato di Abano Terme, ospedale di Schiavonia, Ospedale di Rovigo e i Presìdi di Stabilizzazione Traumi degli ospedali di Piove di Sacco e Adria.
Ospedale Borgo Trento Azienda Ospedaliera di Verona – Cui afferiscono i Centri Traumi di Zona degli ospedali di San Bonifacio, Legnago, Bussolengo-Villafranca, Casa di Cura privata convenzionata di Peschiera, ospedale classificato di Negrar. In quest’area non sono previsti Presìdi di stabilizzazione.
La Rete Trauma Pediatrica è composta dall’Azienda Ospedaliera di Verona – ospedale di Borgo Trento, dall’ospedale dell’Azienda Ospedaliera di Padova e dall’ospedale di Treviso.