Un forte terremoto di magnitudo 6.0, con epicentro ad Accumoli in provincia di Rieti, ha scosso stanotte alle 3.36 l’Italia centrale. Il sisma ha colpito soprattutto il Lazio, le Marche e l’Umbria. I comuni più colpiti sono Amatrice e Accumoli nel Lazio e Pescara del Tronto nelle Marche.
Aggiornamento 19.20 – Renzi: “Almeno 120 vite spezzate”
“E’ possibile che il numero delle vittime cresca. Potrebbe crescere, ma noi abbiamo la responsabilità di dare il numero delle salme estratte e che sono in via di identificazione: 34 nel versante marchigiano, 86 nel versante laziale“. Lo dice il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a Rieti. “Non è una cosa semplice riuscire a intervenire, se fosse ottobre ci sarebbe possibilità di fare il computo delle vittime, ma siamo in un periodo in cui quei comuni vanno moltiplicati per 10 in termini di presenza rispetto ai residenti ufficiali“, aggiunge.
Aggiornamento 17.25 – Più di 60 vittime tra Amatrice e Accumoli
“Il bilancio dei morti è abbastanza severo. Si parla di più di 60 persone tra Amatrice e Accumoli”. Così il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, al termine di una riunione con il ministro dei Lavori pubblici, Graziano Delrio, e il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Aggiornamento ore 16.50 – Ad Amatrice “situazione drammatica”
“Ancora non possiamo fare un bilancio dei morti ma la situazione è drammatica. Amatrice era piena di gente per la festa paesana. Stiamo ancora scavando“, dice il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio a margine del vertice operativo con il ministro dei Lavori pubblici, Graziano Delrio, e il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Aggiornamento ore 15.50 – Le vittime salgono a 73
“Il numero dei deceduti al momento sono 73”. Lo riferisce in conferenza stampa Immacolata Postiglione, capo dipartimento gestione Emergenze della Protezione civile.
Aggiornamento ore 13.30 – Ad Amatrice 20 vittime
Protezione civile: “I morti saliranno, li troveremo nelle case”
“Non è mai piacevole dare i numeri dei morti. Fino ad ora abbiamo tirati fuori 20 vittime ad Amatrice più 4 nelle frazioni. Ma credo che il numero salirà moltissimo. Molte case si sono richiuse su se stesse e questo non permette di accedere all’interno facilmente. Ora si sta cercando di pulire le strade per poter accedere nelle case. La fase più critica forse deve ancora arrivare quando entreremo nelle abitazioni. Troveremo solo dei cadaveri. Penso che questa seconda fase inizierà già da stasera quando entreremo nelle prime case”. Così Paolo Crescenzi, responsabile della Protezione civile della valle del Velino.
“La situazione è drammatica, peggio che all’Aquila”
“La situazione è drammatica. Peggio che a L’Aquila a livello di crolli stutturali. Tutte le case del centro in pietra sono crollate così come quelle vecchie. In quelle di cemento sono esplose le tamponature. Il risultato è che si vedono tre piani schiacciati che diventano uno“, continua Paolo Crescenzi. Quanto al bilancio delle vittime, dice ancora, “non e’ mai piacevole dare i numeri dei morti.
Aggiornamento ore 12.30 – Ad Amatrice la terra trema ancora
Continua a crescere il numero dei morti ad Amatrice, la cittadina reatina colpita questa notte da un terremoto del sesto grado della scala Richter. Il bilancio ufficiale ancora non è stato fornito dai responsabili dei soccorsi. Circa un’ora fa si parlava di una quindicina di morti. Purtroppo continua anche negli ultimi minuti il via vai dei barellieri che trasportano i cadaveri nel cortile di una casa adibita a luogo di raccolta delle salme.
In viale Francesco Grifoni, ridotta come il Corso a un ammasso di rovine, il bilancio parla di sei morti e otto superstiti. Ora i soccorritori continuano a scavare con l’ausilio delle ruspe. Segno che in questo momento si sta operando per rimuovere grossi cumuli di macerie dove si ritiene non esserci presenza di persone. E pochi minuti fa la terra ha ancora tremato. Poco, ma quanto basta per far vibrare il selciato delle strade del centro. Con qualche calcinaccio crollato dai palazzi pericolanti. (DIRE)