Il sistema italiano dei trapianti, nel 2015, ha registrato una consistente crescita sotto tutti i profili: effettuati 3.326 interventi, rispetto ai 3.250 del 2014 e ai 3.089 del 2013.
In crescita anche le donazioni che raggiungono quota 1.489, mentre nel 2014 erano state 1.443 e nel 2013 si erano fermate a 1.350. Un aumento avvenuto soprattutto grazie a quelle effettuate da vivente. Tuttavia, al 31 dicembre dello scorso anno, si segnalavano ancora 9.070 persone in attesa di trapianto, di cui il 75% per ricevere un rene.
E’ quanto emerge dai dati definitivi sull’Attivita’ donazione e trapianto nel 2015, pubblicati sul sito del ministero della Salute. Con 273 donatori, la Lombardia si conferma la regione piu’ propensa. A seguire con 180 donatori, la Toscana, quindi Emilia Romagna (135) e Veneto (128). Solo 20 casi in Calabria, 27 in Abruzzo, 36 in Sardegna, 47 nelle Marche, 50 in Puglia e Sicilia.
Il centro che ha eseguito il maggior numero di trapianti di rene da cadavere e’ il Centro di Padova (90), a seguire Torino (89) e Verona (87). Per quanto concerne i trapianti di fegato da cadavere al top c’e’ Pisa (119), poi Torino (108) e Bergamo (97). Per il cuore, prima Milano Niguarda (29), quindi Padova (27) e Bergamo (22). Per il polmone Milano-Policlinico (20), Padova (18) e Torino (16). Per il pancreas Milano San Raffaele (14), Padova (10) e Pisa (10).
(Wel/ Dire)