Il terremoto nel centro Italia ha fatto schizzare verso l’alto le disponibilità a donare il sangue, ma l’Avis si appella ai cittadini per sottolineare che non basta ricordarsene solo in occasione delle grandi tragedie: è necessario “mantenere costante la disponibilità di unità di sangue, che servono tutti i giorni e non soltanto durante le catastrofi come il terremoto o lo scontro fra i treni in Puglia di un mese fa”, dichiara Dario Bresciani, presidente dell’Avis di Bologna, oggi durante la presentazione degli Italian sporting games (la manifestazione, che si svolgerà sotto le Due torri il 4 settembre, darà spazio anche ad iniziative di solidarietà verso la stessa Avis e in favore dei terremotati).
“Vorremmo che si parlasse di noi non soltanto in questi casi particolari”, afferma Bresciani, visto il “continuo calo di donatori” con cui purtroppo bisogna fare i conti: tra il 2011 e il 2015, riferisce il presidente dell’Avis, “sono state raccolte 10.200 unità in meno solo nella provincia di Bologna”. E se è vero che le tecniche di medicina e chirurgia si evolvono, dando la possibilità di utilizzare meno unità di sangue, comunque a Bologna “ne vengono sempre impiegate di più di quante ne vengono raccolte”, mette in chiaro Bresciani. Di certo una spinta positiva si è vista dopo il sisma nelle Marche e nel Lazio. “C’è stato un boom di telefonate e i nostri centralini sono roventi. Tutti vogliono donare e vorrebbero farlo il giorno stesso”, spiega Bresciani, precisando però che in realtà per effettuare la donazione vera e propria bisogna prima superare le prove di idoneità e prenotarsi per il prelievo. Di certo c’è che le 16 postazioni disponibili sul territorio provinciale per i nuovi donatori “sono tutte costantemente occupate dal giorno del terremoto”, riferisce il presidente dell’Avis.
Il punto, però, è che bisognerebbe mostrare “solidarietà verso chi soffre o si trova in ospedale non solo in occasione di questi tragici eventi”, ribadisce Bresciani.
Un’occasione in più per sostenere l’Avis si avrà, a questo proposito, in occasione della quarta edizione degli Italian sporting games di domenica, che permetteranno a chiunque di mettersi alla prova con 20 discipline non olimpiche. L’obiettivo della manifestazione è “proporre ai bolognesi la conoscenza di sport che non sempre hanno la visibilità che meritano”, come spiega il presidente del comitato organizzatore, Mauro Fizzoni, ma c’è di più. Nel programma, infatti, è confermata anche la “staffetta della solidarietà” realizzata con il sostegno di Emil Banca e Lavoropiù, che per ogni chilometro percorso metteranno dieci euro a disposizione dell’Avis e dell’Ageop. Inoltre, “grazie alla sensibilità delle tante persone che hanno scritto e telefonato- spiegano gli organizzatori- si sta lavorando affinché la solidarietà possa andare a sostenere progetti anche per le zone terremotate”.
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