Meno rischi di sviluppare allergie per i bambini che si succhiano il pollice o si mangiano le unghie. E se queste “cattive abitudini” sono presenti contemporaneamente, si riduce ulteriormente la probabilità di essere allergici agli acari della polvere, erba, cani, gatti e funghi.
E’ questo il risultato, in sintesi, di uno studio della Dunedin School of Medicine, in Nuova Zelanda, e della McMaster University, in Canada. La ricerca è stata pubblicata sulla Rivista Pediatrics,
Nello studio sono stati seguiti per parecchi anni lo stato di salute di 1037 bambini nati tra 1972 e 1973. Ai genitori è stato chiesto se i piccoli fossero soliti succhiarsi il pollice o mangiarsi le unghie all’età di 5, 7 9 e 11 anni. A partire dai 13 anni e fino ai 32 tutto il campione è stato analizzato con i test cutanei classici per verificare presenza di allergie. I ricercatori hanno misurato la sensibilizzazione atopica dei soggetti tramite test cutanei sia a 13 che a 32 anni d’età. I ricercatori hanno trovato che i 31 per cento del campione si succhiava il pollice o mangiava le unghie di frequente. Tra tutti i bambini di 13 anni d’età, il 45 per cento ha mostrato una sensibilizzazione atopica, ma tra quelli con una di queste abitudini, solo il 40 per cento ha avuto allergie.
Questa tendenza si e’ mantenuta anche in eta’ adulta e non sono state rilevate differenze tra chi vive in casa con fumatori o con gatti e cani, ecc. “I nostri risultati sono coerenti con la teoria dell’igiene, secondo la quale l’esposizione precoce alla sporcizia o ai germi riduce il rischio di sviluppare allergia”, hanno spiegato i ricercatori. “Anche se non e’ consigliabile incoraggiare queste abitudini, ci sembra che esse abbiano un lato positivo”, hanno concluso.
Fonte: AGI
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