E’ stato sperimentato e approvato per la depressione al King’s College di Londra, un metodo che potrebbe aiutare le persone che soffrono di anoressia.
Questo metodo consiste nella stimolazione magnetica transcranica, in cui il cervello viene stimolato con degli speciali magneti, che nella forma assomigliano a delle bobine, applicati in una zona direttamente collegata allo sviluppo della malattia e che si chiama corteccia prefrontale dorsolaterale.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Plos One, ha coinvolto 49 persone, alcune delle quali sottoposte a una sessione di stimolazione magnetica transcranica, altre a un placebo. I sintomi già dalla prima seduta migliorano: il bisogno di limitare i cibi e’ minore, il livello di sazietà si riduce, ci si sente meno grassi e si prendono anche decisioni in maniera più prudente.
Sottoponendosi a questa tecnica non invasiva, si sente come una dolce sensazione di picchiettatura sul lato della testa interessato.
Si stima che l’anoressia nervosa colpisca fino a una donna su 25 (il 4%) in alcune fasi della vita, i trattamenti con i farmaci non offrono molte speranze e anche le psicoterapie, come ad esempio quella cognitivo -comportamentale,portano a un recupero solo nel 10-30% dei casi, i primi risultati dello studio sono promettenti, aprono il campo a uno studio più ampio condotto a livello mondiale, e potrebbero offrire una concreta speranza a chi è colpito dalla malattia. Questa malattia possiede un indice di mortalità alto : una persona colpita su cinque (il 20%) muore prematuramente .
FONTE ANSA