“La prevenzione per il glaucoma è importantissima” dice il professor Mario Stirpe, presidente dell’IRCCS “G. B. Bietti”, perché la patologia scoperta in tempo può essere messa in grado di non progredire”. Così nella sede del ministero della Salute, dove è stata presentata la “Settimana Mondiale del Glaucoma” in programma dal 6 al 12 marzo in più di 70 città italiane.
“Mai nessuno che mi abbia insegnato, a scuola, quanto fosse importante proteggere gli occhi” sottolinea la giornalista Carla Massi, che oggi ha coordinato l’incontro. “Chi si interessa di più della prevenzione, oggi sono proprio coloro che hanno perso la vista” aggiunge Stirpe e osserva: “Il glaucoma, per la sua diffusione, è tra le patologie che rivestono un particolare interesse sociale. E’ una malattia insidiosa perché per molto tempo non dà segno, provocando un danno progressivo“. La campagna della IAPB Italia Onlus, sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, prevede visite, gazebo, checkup in tutta Italia, sia in camper attrezzati che in ambulatori.
Per trovare il punto più vicino dove si svolgono le visite basta collegarsi al sito www.iapb.it/settimanaglaucoma. (DIRE www.dire.it)
Cos’è il Glaucoma?
Il glaucoma è una malattia che colpisce il nervo ottico. Nella maggior parte dei casi è dovuta a un aumento della pressione interna dell’occhio che causa, nel tempo, danni permanenti alla vista che sono accompagnati da:
- riduzione del campo visivo (si restringe lo spazio che l’occhio riesce a percepire senza muovere la testa);
- alterazioni della papilla ottica (è detta anche testa del nervo ottico ed è visibile all’esame del fondo oculare).
L’oculista diagnostica un glaucoma quando rileva:
- un aumento della pressione oculare;
- una riduzione del campo visivo;
- alterazioni della papilla ottica.
“In Italia sono circa un milione le persone malate di glaucoma e solo la metà ne è a conoscenza. Il glaucoma è una malattia che, se diagnosticata in tempo utile, può essere curata e controllata nel tempo.”
Glaucoma: sei a rischio?
Una semplice visita oculistica è sufficiente a diagnosticare un glaucoma in fase iniziale o ancora non grave. È necessario, pertanto, sottoporsi con regolarità a controlli oculistici, specialmente in presenza di fattori di rischio quali:
- età: la frequenza del glaucoma, pur non essendo una malattia esclusiva dell’anziano, aumenta progressivamente con l’avanzare dell’età. È buona norma, per chi ha più di 40 anni, sottoporsi a un controllo oculistico che comprenda la misurazione della pressione oculare. Un momento ideale è rappresentato dall’insorgenza della presbiopia (visione sfocata da vicino). Più che consultare un ottico, sarebbe importante approfittarne per una visita oftalmologica completa;
- precedenti familiari: tutti coloro con un familiare affetto da glaucoma devono sottoporsi a frequenti controlli, in quanto questa malattia oculare presenta forti caratteri di ereditarietà.
Prevenire il glaucoma è semplice: fai un controllo
Il glaucoma è una malattia che rientra tra quelle che traggono massimo vantaggio dalla prevenzione secondaria e quindi da una diagnosi precoce: questo significa che è necessario individuare la malattia quando ancora non dà sintomi particolari, ossia quando non si sa di esserne affetti. Se la malattia non è diagnosticata e curata in modo tempestivo il campo visivo si restringe progressivamente sino ad arrivare alla caratteristica visione a canocchiale (o “tubulare”): si perde gradualmente la percezione di ciò che avviene alla periferia del campo visivo (non si riesce più a vedere con la cosiddetta “coda dell’occhio”).
Ogni glaucomatoso che diventa cieco è un insuccesso: la cecità (così come l’ipovisione) può essere evitata attraverso la prevenzione.
Fonte: IAPB