Protesi avveniristiche “a prova di carezza” sempre piu’ simili agli arti umani che miglioreranno sensibilmente la qualita’ della vita di milioni di pazienti ma anche nuove terapie basate sulla stimolazione cerebrale che potrebbero curare patologie estremamente diffuse come diabete, obesita”, infertilita” e cancro.
Sono queste alcune delle principali novita’ che saranno presentate venerdi’ 9 settembre presso il Campus Biotech di Ginevra in occasione del Forum IBSA Foundation for scientific research “New technologies to treat neurodisorders: neuroprosthetics”, un appuntamento che riunira’ i massimi esperti di tutto il mondo in questo campo.
“Siamo arrivati al culmine di anni di ricerche- dichiara il professor Silvestro Micera, docente presso l’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Direttore delle Unita’ di Ingegneria Neurale Traslazionale del Politecnico Federale di Losanna, Svizzera (EPFL, Ecole Polytechnique Fe’de’rale de Lausanne)- Le neurotecnologie oggi possono offrire importanti vantaggi a numerose categorie di pazienti. Ad esempio possiamo aiutare persone con disabilita’ neurologiche quali l’ictus, il morbo di Parkinson, le lesioni del midollo spinale o con amputazioni di mano. Per questi pazienti, stiamo sviluppando una mano bionica con la stessa destrezza della mano naturale in grado di compiere i movimenti piu’ delicati con una grande ricchezza sensoriale tattile.
La sfida di domani e’ capire se sia possibile fornire sensazioni ricche e naturali ai pazienti con questo tipo di disabilita’ e se questo facilita il cosiddetto ”embodiment” cioe’ la maggiore capacita’ di controllo degli arti e di discernimento delle diverse tessiture degli oggetti. Tutto cio’ per consentire al paziente di controllare in modo migliore le protesi e restituirgli la possibilita’ di compiere una serie di azioni quotidiane dopo una malattia o magari dopo un incidente”.
Il Forum di Ginevra sara’ anche occasione di confronto nel campo multidisciplinare della medicina bioelettronica. “E’ sempre piu’ evidente come l’insorgenza di alcune patologie quali il diabete e’ collegata anche al cattivo funzionamento del sistema nervoso autonomo. Lo sviluppo di dispositivi capaci di ripristinare la corretta attivita’ potrebbe far regredire queste stesse patologie- spiega il professor Micera- Nei prossimi anni saranno sviluppati dispositivi pionieristici che attraverso gli stimoli elettrici agiranno direttamente sul sistema nervoso autonomo e quindi sui meccanismi che governano i nostri organi”. Proprio per discutere di queste prospettive si riuniranno a Ginevra i massimi esperti internazionali provenienti da tutto il mondo. “iamo orgogliosi di aver organizzato questo Forum- afferma Silvia Misiti, Direttore della IBSA Foundation- su un tema suggestivo e avveniristico che ha e avra” ripercussioni pratiche importanti nella vita dei pazienti. Sia nel campo della riabilitazione sia nella cura di patologie molto diffuse, la proficua sinergia tra specialisti di diverse aree scientifiche e’ alla base dello sviluppo della medicina del domani”.
(Com/Acl/ Dire)
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