Pacemaker e lenti a contatto in grado di inviare dati ad uno smartphone grazie al wi-fi. E’ l’incredibile scoperta dei ricercatori dell’Università di Washington che presentata il 22 agosto prossimo alla conferenza della Association for Computing Machinery’s Special Interest Group on Data Communication.
Fino ad oggi il problema della trasmissione dei dati da parte dei dispositivi impiantabili era determinato dalla batteria per alimentare una connessione wifi. Troppo grande per stare all’interno di devices di piccole dimensioni. I ricercatori americani sono riusciti invece a creare dispositivi con speciali “antenne” in grado di convertire il segnale bluetooth che ricevono, ad esempio da uno smartwatch, in un segnale wifi in grado di essere trasmesso, ad esempio ad uno smartphone, con un impiego di energia 10mila volte inferiore.
Vikram Iyer, uno dei ricercatori spiega: “Una connessione wireless per dispositivi impiantabili può trasformare il modo in cui gestiamo le malattie croniche. Ad esempio – aggiunge – una lente a contatto può monitorare i livelli di zucchero nel sangue di un diabetico attraverso le lacrime e mandare notifiche allo smartphone quando questi si abbassano”.
I ricercatori hanno realizzato tre prototipi, tra cui una lente a contatto ‘smart’ e un dispositivo neurale impiantabile simile a quelli usati per il trattamento del Parkinson. (Ansa)
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