“Vaccinare vuol dire investire sul benessere, soprattutto dei giovani, e proteggere le persone piu’ fragili. La vaccinazione e’ l’arma numero ”uno” che noi abbiamo della prevenzione contro malattie che non ci sono piu’ solo perche’ la popolazione e’ vaccinata. E questo dobbiamo ricordarcelo”.
Cosi’ il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, rispondendo al question time alla Camera in merito alla campagna d’infomazione delle vaccinazioni e circa l’introduzione di ulteriori vaccini obbligatori. “Attualmente in Italia- ha spiegato- sono offerti gratuitamente 4 vaccini obbligatori (difterite, polomielite, tetano ed epatite virale B) e diversi vaccini raccomandati (pertosse, haemophilus influenzae di tipo B, pneumococco, morbillo, parotite e rosolia, menginococco C e Hpv). Il nuovo piano nazionale di prevenzione vaccinale 2016-2018 prevede la somministrazione gratuita dei vaccini contro il menginococco C, la varicella, il rotavirus e l’epatite A, nonche’ contro il papillomavirus nei maschi e contro il pneumococco, l’herpes zoster e l’influenza negli anziani”.
Tale offerta gratuita di nuovi vaccini rappresenta secondo Lorenzin “un”opportunita’ per i bambini di genitori non abbienti- ha proseguito- attualmente non in grado di vaccinare i propri figli contro alcune pericolose malattie infettive a causa dell’elevato costo di vaccini, che spesso necessitano della somministrazione di piu’ dosi. Ed e’ proprio per fare in modo che queste ulteriori vaccinazioni gratuite possano essere erogate il prima possibile in Italia che abbiamo fortemente voluto l”istituzione della Legge di Bilancio 2017 di un apposito fondo strutturale, che rimborsera” le Regioni per la spesa dell”acquisto dei vaccini ricompresi nel nuovo piano vaccinale”. Tale fondo, ha ricordato il ministro, e” finanziato “con 100 milioni di euro per l’anno 2017, 127 milioni per il 2018 e con 186 milioni di euro a decorrere dall”anno 2019, in quanto e” prevista una gradualita” nel raggiungimento degli obiettivi di copertura vaccinale”.
Peraltro le risorse aggiuntive stanziate per i nuovi vaccini, ha aggiunto ancora Lorenzin, che “gia’ erano state previste all”interno dei nuovi Livelli essenziali di assistenza, che saranno presto all”esame della Camera, permettono di liberare una parte di risorse importanti che ricadranno per l’effettuazione di nuove prestazioni nell”ambito delle autonomie regionali”. Quanto alla comunicazione sulle vaccinazioni, il ministro ha voluto evidenziare che “il nuovo piano fornisce nuovi ausili agli operatori sanitari, invitandoli a non considerare, come fatto fino ad oggi, solamente le malattie evitate dalle vaccinazioni e i relativi costi-efficacia, ma anche quanto costano in termini di salute e risorse i casi di malattia che si potrebbero efficacemente prevenire con le vaccinazioni”. Non solo: e’ previsto proprio un piano di comunicazione che “le Regioni devono effettuare nei confronti dei genitori- ha sottolineato- spiegare che cos’e’ l”effetto ”gregge”, accompagnare quindi il genitore rispetto ad una scelta delicata ma importantissima per la salute dei propri figli e fare una formazione nei confronti degli operatori sanitari con la partecipazione e il coinvolgimento degli ordini professionali e delle societa’ scientifiche. Proprio in quest”ottica, lo stesso piano prevede anche varie opzioni di proposte rispetto a delle sperimentazioni che stanno avvenendo in alcune Regioni italiane, che ovviamente per la loro stessa natura dovranno essere sottoposte al vaglio del Parlamento. Insomma: il tema delle vaccinazioni e’ centrale nell’agenda sanitaria- ha infine concluso Lorenzin- e credo che debba esserlo sempre di piu’ anche nel dibattito pubblico”. (Cds/ Dire)