Organici da riequilibrare senza “assunzioni creative” o stabilizzazioni parziali. Introduzione delle previsioni europee per uniformare le regole in tutte le Regioni sul riconoscimento del repertorio delle qualifiche, evitando che professionisti con un determinato livello di apprendimento, preparazione e capacità professionale, siano strumentalmente utilizzati in attività non proprie della loro professione. Responsabilità professionale da rendere più specifica per le professioni sanitarie e garanzie per gli operatori, ma anche per la sicurezza dei cittadini, che possono derivare solo dal varo definitivo della legge sugli Ordini professionali. Poi competenze avanzate da far decollare con l’approdo in Stato Regioni dell’accordo su cui c’è già l’intesa dei governatori, di fatto già attuato a livello internazionale e in molte Regioni italiane e partenza ufficiale del tavolo sulle Scienze infermieristiche al ministero della Salute perché gli infermieri siano parte attiva della programmazione sanitaria di un’assistenza di cui lo stesso ministro li ha definiti recentemente “pilastri”.
Sono queste le priorità immediate per il 2016 che Barbara Mangiacavalli illustra in una LETTERA di inizio anno al ministero della Salute, Beatrice Lorenzin, perché si faccia parte attiva della loro realizzazione. “Si tratta – scrive Mangiacavalli – di soluzioni pratiche e realistiche a vantaggio del sistema sanitario italiano, dei professionisti e dei cittadini e della piena sinergia delle componenti fondamentali del Servizio sanitario nazionale, manageriali, gestionali o cliniche”.
Ma la lettera della presidente Ipasvi non si ferma qui e Barbara Mangiacavalli sollecita l’intervento diretto del ministro Lorenzin anche per interrompere le polemiche tra professioni sanitarie, che altro non fanno se non rallentare lo sviluppo del sistema e minare alla base l’efficacia dell’assistenza in cui i cittadini credono e che i pazienti richiedono per far fronte ai loro bisogni.
“Infermieri e medici sono i due grandi ingranaggi indispensabili al motore dell’assistenza”, scrive Mangiacavalli. “Tutti lo sappiamo e ci crediamo – continua – al di là degli screzi classici di ogni grande famiglia, quando lavoriamo gomito a gomito, anche in situazioni difficili, per tenere alto il nome del Ssn e della sua universalità, ma soprattutto per dare un senso positivo alla professione che ognuno ha scelto. Non per ambire a compiti altrui, ma per avere con gli altri come unico obiettivo la salute dei pazienti”.
“Speriamo che nel nuovo anno – aggiunge la presidente Ipasvi – ognuno si fermi a ragionare su questo, prevalga il buonsenso e la comprensione per costruire un sistema sanitario migliore, dove tutti collaborano e lavorano fianco a fianco per i pazienti e dove i toni sono quelli di veri professionisti della salute, consci del proprio livello di professionalità e non pronti a reagire per cancellare modi operandi che ormai, lo hanno confermato tutti, nessuno vuole più. Concertazione è la parola chiave. E collaborazione reale per continuare a lavorare fianco a fianco in un nuovo modello di sanità sicura, efficace, appropriata e sostenibile. E anche in questo – conclude rivolgendosi a Lorenzin – chiediamo il Suo supporto e intervento”.