Un innovativo progetto, il primo del genere nel Veneto.
L’Ulss 4 ha inaugurato oggi il nuovo reparto dell’Ospedale Alto Vicentino, la Degenza a Integrazione Didattica, con 10 posti letto ed è caratterizzata dal fatto di avere una assistenza infermieristica integrata con il Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche, costituendo un unicum nel suo genere. In quest’area vengono affidati i pazienti con ben definiti ambiti di patologia che abbiano superato la fase acuta per la quale è stato necessario predisporre il ricovero e che, avendo una situazione clinica di ‘stabilità’ necessitano di un periodo di ospedalizzazione che garantisca loro un più efficiente recupero clinico e funzionale.
I pazienti affidati a tale Unità sono seguiti dalla medesima equipe medica, configurandosi però una situazione nella quale è preponderante il carico assistenziale infermieristico rispetto a quello medico.
I 10 posti letto sono a disposizione del Dipartimento Medico e, pertanto, vedono confluire pazienti di competenza internistica, geriatrica e neurologica.
I pazienti affidati all’Unità di LOW CARE avranno un’assistenza infermieristica calibrata alle loro esigenze, seguendo criteri di buona pratica clinica ed attente pianificazioni pluridisciplinari, quando indicate (ad es. Rieducazione Funzionale, Ortopedia, Chirurgia etc etc). In quest’area si realizza l’integrazione con la Medicina del territorio più che nelle altre aree di degenza. È infatti fondamentale un passaggio armonico dei pazienti dalle cure Ospedaliere a quelle Territoriali, entrambe le quali rappresentando due articolazioni funzionali di una medesima presa in carico da parte della ULSS.
Così l’Ulss 4 in un comunicato stampa.
“La Degenza a Didattica Integrata – spiega l’Assessore alle Politiche Sanitarie della Regione del Veneto, Luca Coletto – è un modello di erogazione dell’assistenza coerente con la realtà ospedaliera del Veneto ed in particolare di questo nuovo Ospedale dell’Alto Vicentino. Rappresenta una brillante proposta che nasce dall’intesa tra una Struttura Sanitaria e l’Università. Plaudo a questa iniziativa, che vede una realtà periferica in grado di coniugare formazione e attività di cura, a dimostrazione che sono gli operatori che attestano che le cose si possono fare”.
“L’aumento dell’età media della popolazione, associata all’evoluzione scientifica e tecnologica – nota il Direttore Generale della Ulss 4 Alto Vicentino, Daniela Carraro – richiede cambiamenti assistenziali e organizzativi, dunque anche la revisione di ruoli e competenze di tutti i professionisti del settore. Ciò significa modificare il ruolo professionale dell’infermiere e definire una nuova autonomia e responsabilità professionale, attribuendo all’infermiere stesso funzioni avanzate, in connessione con gli obiettivi di prevenzione, cura, assistenza e riabilitazione previsti dalla programmazione sanitaria nazionale e regionale. Vent’anni dopo l’emanazione della legislazione in materia, si aggiornano dunque i profili delle professioni sanitarie, considerando anche che nel frattempo l’Università ha ben lavorato sugli aggiornamenti continui”.
Fonti:
www.altovicentinonline.it
www.ulss4.veneto.it
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