Basta code al Pronto soccorso: da domani, i cittadini veneti potranno sapere in tempo reale dove sono i Ps più vicini a loro, quali servizi offrono ma, soprattutto,quante persone ci sono in attesa per ogni codice di intervento. Lo annuncia il governatore della Regione Luca Zaia, presentando l’applicazione per smartphone ‘Info Pronto Soccorso’.
“Questa è una rivoluzione”, dichiara Zaia, specificando che entro qualche mese l’app verrà implementata e includerà le informazioni di guardie mediche, farmacie e medici di famiglia. In un primo momento, queste nuove categorie presenteranno solo la geolocalizzazione, sarà cioè possibile scoprire la loro posizione e ottenere le indicazioni stradali rispetto al punto in cui ci si trova. In seguito, però, il servizio diventerà completo, com’è già ora quello delle unità di Pronto soccorso, grazie alla messa in rete dei centri di accettazione. In pratica, se già ora si può decidere in quale ospedale andare in base alla quantità e alla gravità delle emergenze che affollano il pronto soccorso, a breve si potrà sapere, prima di uscire di casa, quanta gente c’è che aspetta dal medico di famiglia. Le informazioni sono aggiornate ogni cinque minuti, spiega il governatore, che per la presentazione ha voluto a fianco a sé i direttori delle Ulss e delle aziende sanitarie venete. “Il Veneto è la prima Regione in Italia a presentare un servizio di questo tipo”, continua Zaia, evidenziando che lo sviluppo dell’app è avvenuto internamente ed è costato appena mille euro in consulenze, cioè “due giornate di lavoro”. Nelle prossime settimane, verranno inseriti tutti i numeri di telefono e sarà possibile contattare i pronto soccorso o chiamare il 118 direttamente dall’app.
“Il mondo cambia, non possiamo pensare che il veterinario giri ancora con il Montenegro e la borsa di cuoio” commenta Zaia, cogliendo l’occasione per annunciare che, probabilmente, verranno inseriti nell’app anche i veterinari, per i quali non sarà però possibile avere l’aggiornamento in tempo reale della lista di attesa, perché nei loro ambulatori non c’è l’accettazione. Si potrebbe fare con le telecamere che ormai sono in grado di contare le persone, aggiunge il governatore, spingendosi a dichiarare che “se i veneti fossero disposti a rinunciare alla privacy nelle sale di attesa, potremmo essere ancora più performanti”, perché l’app potrebbe mostrare oltre ai dati anche le immagini, e i cittadini potrebbero vedere qual è la situazione nella sala d’attesa. Anche senza questa funzione aggiuntiva, comunque, l’app “Info Pronto Soccorso” è un’innovazione che fa parte del processo di rivoluzione della sanità su cui Zaia e la sua giunta stanno puntando tutto. Un processo che vede nel Progetto di legge 23, la riforma della sanità veneta che il Consiglio sta discutendo da ormai più di un mese in aula, la sua massima espressione.