“Circa un milione di bambini in Italia hanno necessita’ assistenziali complesse”. Lo ha detto Alberto Villani, vicepresidente della Societa’ italiana di Pediatria, durante il sui intervento alla prima giornata del 17esimo Convegno nazionale dell’Istituto di Ortofonologia, in programma a Roma fino a domenica presso l’auditorium di via Rieti.
“Un altro aspetto molto interessante e’ che, rispetto al passato, e’ cambiata significativamente la piramide demografica- ha aggiunto Villani- C’e’ una contraddizione: cala la mortalita’ infantile e diminuisce la popolazione in maniera drammatica. Cala la mortalita’, aumenta l’aspettativa di vita e quindi di fatto abbiamo una popolazione che progressivamente e’ sempre piu’ vecchia. Altro aspetto non trascurabile e’ che l’Italia e’ caratterizzata dal piu’ basso tasso di fertilita’ al mondo: abbiamo una media di 1,37-1,4 di bambini a donna fertile.
E questo e’ un elemento che deve far riflettere sul piano sociale e sul tipo di diaria come che ci troviamo ad affrontare. C’e’ un grande numero di figli unici rispetto ad altre realta’ europee dove questo tasso e’ decisamente superiore. Il problema della bassa natalita’ e’ dunque un tema serissimo che dobbiamo affrontare. Nel 2015 siamo arrivati per la prima volta dal dopoguerra ad avere meno di mezzo milione di nuovi nati in Italia: 488mila. In Italia tutto cio’ che e’ welfare per la famiglia e’ pressoche’ inesistente e questo e’ il motivo per cui in altre nazioni come la Francia e la Svezia c’e’ un tasso di natalita’ diverso e un supporto alle attivita’ della famiglia che fa la differenza. Nel nostro Paese, invece, c’e’ un”espressione di disagio culturale molto forte con una condizione disastrosa. I bambini in Italia non sono solo pochi ma anche malati e su questo bisogna riflettere”.
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