Lo studio condotto da Universita’ Catania: Dannoso per giocatori (DIRE – Notiziario settimanale Sanita’)
Roma, 26 ott. – Presenza di escherichia coli, stafilococchi e carica batterica aerobia totale sui campi in erba sintetica (oltre duemila in Italia) degli impianti sportivi (campi di calcio, calcetto e tennis) diffusi in modo unitario su tutto il territorio (con una presenza maggiore al sud) che si rivelano focolai di microrganismi potenzialmente dannosi per la salute degli sportivi. L’allerta e’ lanciata dalla professoressa Cinzia Randazzo, docente di Microbiologia agro-alimentare dell’Universita’ di Catania, in seguito ad uno studio condotto le scorse settimane su alcuni impianti sportivi. “Ci siamo posti l’obiettivo di stimare il grado di contaminazione di campi sportivi in erba artificiale- spiega Randazzo- Le analisi sono state eseguite su svariati punti del manto di campi appartenenti a differenti impianti sportivi, con differenti gradi di usura.
I risultati, simili tra i campi, hanno evidenziato una carica microbica totale pari a 10mila unita’ formanti colonie (ufc) per cm2, presenza di stafilococchi pari a mille ufc per cm2 e presenza di escherichia coli pari a 100 ufc per cm2. Tale studio, assolutamente innovativo, rappresenta la prima indagine sullo stato di contaminazione dei campi in erba, apre nuovi scenari e pone nuovi quesiti”. Questi risultati, del tutto preliminari, pongono le basi per ulteriori indagini microbiologiche “sia per comprendere l’origine della contaminazione e dello sviluppo microbico- prosegue la docente- (acqua impiegata per il lavaggio dei campi, calpestio dei giocatori, gocce di sudore e di sangue disperse per piccole abrasioni, sputi, condizioni climatiche ecc.) sia, soprattutto, per mettere a punto soluzioni efficaci per garantire la qualita” igienico-sanitaria degli impianti sportivi a tutela della salute di chi li frequenta- conclude Randazzo- soprattutto giovani e giovanissimi”. (Wel/ Dire)