“Il problema non e’ mio” e’ la prima cosa che dice chi chiede aiuto ai servizi, come a rimarcare l’impossibilita’ di intervenire, da solo, a sostegno di un proprio familiare.
Partira’ da qui, dal bisogno di aiuto, per analizzare l’intero contesto della famiglia, fino ad arrivare al percorso di cura proposto al giocatore d’azzardo, il seminario “Sono affari di famiglia: azzardo e relazioni familiari”, in programma dalle 8.30 alle 17 di giovedì 21 aprile 2016 nell’Auditorium della sede del Gruppo Cooperativo Colser-Auroradomus a Parma.
Il focus, dunque, non sara’ solo sulla cura, ma anche sulla rappresentazione dell’ambiente familiare, che spesso mostra una struttura di relazioni interne per molti versi insoddisfacenti per tutti i componenti. Generalmente, fa sapere l”Ausl di Parma, “affiora un disagio diffuso caratterizzato da rancori sopiti che, proprio perche’ non espressi, non possono essere affrontati”.
Quello della dipendenza da gioco d’azzardo, prosegue l’Azienda, e’ un problema “sempre piu’ attuale e in crescita, complici la crisi economica e la facilita’ con cui si puo’ iniziare”. In Emilia-Romagna, dal 2010 al 2013, si e’ infatti registrato “un incremento del 116.8% degli utenti in carico ai Ser.T (Servizi per le tossicodipendenze), e nel 2014 le persone trattate sono state 1.277.
A Parma e provincia, i Servizi dell”Ausl hanno seguito, nel 2014, 94 persone, contro le 104 del 2013, mentre nel 2015 gli assistiti sono stati 96, di cui 38 nuovi utenti.
Al seminario interveranno numerosi professionisti dei Servizi e volontari di associazioni di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Il programma completo e’ disponibile sul sito web www.ausl.pr.it
Fonte: DIRE