Disco verde del Garante dell’Infanzia alla videosorveglianza negli asili nido, ma con alcuni ”paletti” e con interventi mirati alla prevenzione come l’introduzione di equipe specializzate di psicologi e pediatri.
Durante durante un’audizione alla Camera davanti alle commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro, Filomena Albano si dice “favorevole alla videosorveglianza ma con telecamere a circuito chiuso accessibili solo su autorizzazione dell’autorita’ giudiziaria e in presenza di una segnalazione”. Il Garante spiega che “si tratta di bilanciare due interessi entrambi relativi alle persone di minore eta’: da un lato l’interesse alla riservatezza e dall’altro l”interesse a rafforzare il sistema di sicurezza sia pure con efficacia deterrente.
Senza illuderci pero’- sottolinea- che le telecamere risolvano i problemi, perche’ bisogna agire fondamentalmente in chiave preventiva, migliorando il sistema di accesso alla professione degli educatori e degli insegnanti, garantendo loro un costante aggiornamento professionale e con una proporzione nelle classi tra il numero dei bambini e degli insegnanti”.
Inoltre, osserva Albano, occorre “rinsaldare il patto di fiducia tra le famiglie e la scuola, patto che in questo momento storico forse e’ stato incrinato da pochi sporadici episodi, fermo restano che anche un solo atto di violenza su un bambino e’ troppo”.
Il Garante all’Infanzia, in audizione alla Camera, osserva che “soltanto realizzando queste misure che sono prevalentemente di carattere preventivo, e che mirano a valorizzare l’alto livello di professionalita’ degli insegnanti nel nostro Paese, si riuscira’ a realizzare il superiore interesse dei bambini che proprio perche’ piccolissimi sono particolarmente fragili e vulnerabili”.
Per Filomena Albano “sono utili tutte le figure di supporto agli insegnanti nelle scuole, non solo gli educatori ma anche le equipe integrate con psicologi e pediatri. E’ il pediatra infatti il primo che puo’ cogliere i segnali di maltrattamento e abuso fin dai primi stadi. Qualora le scuole fossero dotate di personale specifico in maniera preventiva, si potrebbe fare moltissimo”.
L’efficacia deterrente delle telecamere, conclude il Garante, “puo’ avere una sua rilevanza soprattuto in vista del fatto che gli accertamenti giudiziari si rilevano spesso lunghi e complessi. Cio’ non toglie che prioritari sono gli interventi quelli preventivi”. (Wel/ Dire)
